29 Novembre 2013 • Nessun commento

Festa della Toscana 2013 – Palazzo aperto

Eventi

Sabato 30 Novembre alle ore 19.30 al Salone delle Feste di Palazzo Bastogi (via Cavour 18, Firenze) c’è un evento particolare che mi sento di segnalare, anche perché è a ingresso gratuito, si chiama “Canta che ti passa”. In occasione della “Festa della Toscana 2013 – Palazzo aperto” L’HOMME ARMÉ, in collaborazione con TEMPO REALE e con l’Istituto Ernesto De Martino, presenta uno spettacolo di grande impatto, che rielabora alcuni tradizionali canti di lavoro in una prospettiva contemporanea.

canta che ti passa

Per chi non se lo ricordasse, la Festa della Toscana è un’iniziativa voluta dalla Regione Toscana dal 2000, che si festeggia il 30 novembre per ricordare il 30 novembre 1786, quando il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena abolì – primo al mondo – la pena di morte.

Quest’anno sono previste tanti eventi sul territorio toscano per celebrare la Festa della Toscana: in provincia di Arezzo abbiamo l’apertura di Casa Ivan Bruschi con eventi per bambini, a Montevarchi gruppi storici con sbandieratori e cavalieri sfileranno domenica 1 dicembre, a Siena invece organizzano visite guidate a Palazzo Chigi Saracini, Palazzo Chigi alla Postierla e Palazzo del Governo (info 0577 226406). Una curiosità: a Lucca si oppongono a questa festa! e omaggiano Burlamacchi, che nel sedicesimo secolo inneggiava al federalismo, contro i Medici.

L’evento previsto a Firenze focalizza l’attenzione sulla tradizione dei canti di lavoro con un’ambientazione innovativa, inserendoli in una struttura musicale elettro-acustica che diventi, di momento in momento, contrappunto, richiamo, accompagnamento, trasfigurazione.

Il senso del progetto è quello di valorizzare, anche nella nostra epoca ‘post-industriale’, un mondo ormai poco conosciuto che ci racconta vicende profondamente umane, atteggiamenti collettivi e stati d’animo della nostra civiltà, attraverso segni di un’identità apparentemente cancellata dalla cultura mediatica.

La sequenza è basata su circa 15 canti del vastissimo repertorio italiano, trattati in modalità diverse. La maggior parte di questi brani sono pervenuti grazie a un lavoro “sul campo” e di documentazione sonora, di tanti ricercatori che hanno percorso tutta l’Italia alla ricerca delle radici musicali e culturali del nostro Paese, in primis Alan Lomax e Diego Carpitella, che negli anni ’50 hanno raccolto un’ingente documentazione.

festa della toscana

Alcuni brani vengono proposti dopo un accurato e profondo lavoro di trascrizione/analisi, che cerca di trasferire sulle voci alcuni aspetti dei documenti sonori originali. Altri brani vengono proposti in forme leggermente più elaborate, che si collocano a metà strada tra l’atto compositivo, l’improvvisazione e la ricerca stilistica.

Sequenza dei brani:

1. Grida e canto ritmico dei cavatori di marmo (Carrara) Registrazione originale

2. U mètiri (Sommatino-Caltanissetta) Elaborazione vocale

3. Stornello di mietitura (canto di mietitura, Montasola-Rieti) Registrazione originale

4. Stornello di aratura (Martano-Lecce) Registrazione originale

5. Lavura cuntaden (canto alla boara) Elaborazione vocale

6. Maremma (montagna pistoiese?) Elaborazione vocale

7. Santo Michele (canto di battipali, Venezia) Trascrizione vocale

8. Oh issa eh (canto di battipali, Venezia) Trascrizione vocale

9. Povre filandere (canzone di filanda, Cologno al Serio-Bergamo) Elaborazione vocale

10. Canti e voci di tonnara (Favignana-Trapani)

. Gnanzò Trascrizione vocale

. Ajamola Trascrizione vocale

. Tuccau! Trascrizione vocale

11. O bella ciao (canto delle mondine, località e origine incerti) Elaborazione vocale

12. A surfaràra (canto di miniera. Sommatino-Caltanissetta) Elaborazione vocale



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