9 Dicembre 2014 • 3 commenti

Il Filipepe (nuova gestione)

Ristoranti

La settimana scorsa sono stata a provare il nuovo Filipepe, ristorante del quale avevo parlato sul blog (l’inaugurazione c’è stata a fine novembre). Già appena entrati si nota il cambiamento: via gli arredi scuri, con le sedie tutte diverse le une dalle altre, per lasciare spazio a uno stile sobrio ed elegante, che richiama il mare in maniera lieve, non ruffiana. La prima saletta con sedie anni ’50 e mobili vintage (quello vero, non quello che va tanto di moda), che fanno da contrasto alle tovaglie e stoviglie di pregio (usano i piatti della ditta norvegese di design Figgjo, gli stessi di Cracco e Vissani) alterna i toni neutri, sabbia e marrone, a un tocco di azzurro. Belli anche i quadri a tema marino, dipinti da un artista appassionato del genere.

interni ristorante filipepe

Oltre all’arredamento, hanno cambiato totalmente impronta al ristorante: solo cucina di pesce, di alto livello (sia come qualità che di conseguenza come prezzi) e uno stile potremmo dire tradizionale. Nessuna sperimentazione ardita, accostamenti inusuali, ma il pesce proposto nei grandi “classici”.

Qui si mangiano gli spaghetti ai frutti di mare, il risotto alla pescatore, il pesce in forno, in crosta di sale o alla griglia, freschissimo, non di allevamento. Tutto fatto ad arte. Come se li cucinasse una nonna di quelle che lo sanno fare in maniera sublime. Gli chef, Mariano Aversa e Angelo Martinazzo, provengono dalla Costiera Amalfitana e propongono piatti saporiti, equilibrati, gustosi, mai eccessivi.

Ho assaggiato gli spaghetti con vongole e cannolicchi, facendomi togliere per motivi di allergia le cozze, ed erano straordinari.

spaghetti frutti di mare

Il mio commensale ha preso i paccheri al ragù di mare che mi aspettavo con poco sugo e invece erano ricchi di pomodoro e con tocchi interi di ricciola! Cotti al punto giusto.

paccheri ragu di mare

Lo chef ha insistito per farci assaggiare anche un boccone dei ravioli fatti in casa, con ripieno di orata. Buonissimi.

Come secondo piatto io ho provato l’orata all’isolana ovvero con pomodorini, capperi e olive. In abbinamento (ogni secondo lo include!) c’era la scarola, che io adoro, cucinata con uvetta e pinoli. Io in genere la faccio con arancia, proverò questa variante.

pesce all isolana

Mi ha fatto piacere che lo chef ci abbia mostrato i pesci che ci avrebbe preparato, spiegandoci anche come riconoscere un pesce d’allevamento da uno pescato.

pesce fresco a firenze

La persona con me ha mangiato un pesce occhialone, detto anche pezzogna, bollito, con due scampi, sempre bolliti. Ovviamente in questa modalità si capisce se il pesce è buono o no.

Ottimi anche i dolci. Non ricordo tutti gli ingredienti di questa composizione, ma posso dire che la parte centrale sembrava panna cotta, ma c’era sopra una marmellata di cachi, amaretti e un sacco di altre cose buone.

I dolci, come il pane, sono fatti in casa. E si sente.

dolce mandorle

I prezzi, come dicevo prima, sono consistenti, ma corrispondono alla qualità (e non fanno pagare coperto o servizio).

Gli antipasti vanno dai 20 ai 24 €, ad esclusione del gran piatto di crudo con ostriche, tartare e carpacci che viene 32 €. I primi vanno dai 20 ai 24 €. Sono piatti ricchi e abbondanti. I secondi si dividono in pescato del giorno a 8 € / hg che si può avere in crosta di sale, all’isolana, al forno, alla griglia o all’acqua pazza (e come dicevo ogni piatto ha il suo contorno già incluso); oppure si può ordinare una frittura mista con verdure in tempura a 25 €, una tagliata di ricciola o spada con verdure a 30 €, lo spezzatino di seppie e calamari con carciofi trifolati a 24 €. I dolci 10 €.

Per la carta dei vini si spazia da bottiglie da 20 € fino a bollicine costose. I vini sono esposti in maniera molto carina lungo il corridoio che porta alla seconda sala (e al giardino estivo).

Insomma, per una cena buona, dove si esce a pancia piena, e bevendo un buon vino, mettete conto di spendere circa 80-100 € a persona.

Filipepe
Via San Niccolo 39
tel. 055 200 1397

Firenze

Giorno di chiusura: domenica e lunedi.

Aperto solo a cena.



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aledaprato
aledaprato
9 anni fa

Non per voler fare il bastian contrario ad ogni costo, ma le orate sono quasi sempre di allevamento e i ristoranti di un certo livello propongono altri tipi di pesce dalla carne simile.

Gianna P.
Gianna P.
9 anni fa

Confermo Nelli, le orate di mare ono sicuramente più pregiate e costano molto ma molto di più di quelle di allevamento.
Ma in genere la differenza si vede e si sente.