22 Febbraio 2018 • Nessun commento
Foody Farm: cena fra amiche il venerdì sera
RistorantiQuesto posto, se non erro, esiste da un annetto, e nonostante ci sia passata davanti un milione di volte (è vicino al mio studio) non ci ero mai entrata e quindi non lo avevo mai recensito. Rimedio oggi, dopo una piacevole cena fra amiche di venerdì sera.
E’ un ristorante in Corso Tintori che propone una formula molto interessante: quasi tutti i piatti presenti in menù possono essere ordinati nella porzione intera o in mezza porzione, in altre parole in versione aperitivo. Così che i golosi, come la sottoscritta, possano provare più pietanze.
Il menù così articolato è invogliante, nonostante una faticosa consultazione dal punto di vista grafico… diciamo pure che non ci si capisce niente all’inizio!
L’ambiente è arredato in modo informale e al tempo stesso di tendenza: un sapiente mix di acciaio e legno, spesso sbiancato, cuscini patchwork, lampadari contemporanei in ferro battuto, e trompe l’oeil che ricordano le fattorie. Nel complesso un locale molto azzeccato.
Prezzi corretti, uniti a quanto detto finora, lo rendono meta ideale per gruppi di ragazze, giovani coppiette e piccole comitive di amici.
Ci sono stata un venerdì sera di febbraio ed era strapieno, al punto tale che accettavano prenotazioni a “incastro”: la nostra cena poteva durare dalle 20 alle 21.30 massimo!!! Lì per lì ero un po’ scocciata, poi per fortuna non sono stati cosi fiscali, nonostante quando ci siamo alzate da tavola ci fosse il delirio all’ingresso.
C’è da dire che il servizio è rapido, tuttavia si percepisce un po’ di stress del tipo “ci serve il tavolo, alzatevi in fretta”. Forse è un problema che si manifesta solo il fine settimana e gli altri giorni, o a pranzo, non funziona così. E dire che non è piccolo, come può sembrare da fuori, ha circa 150 coperti.
Comunque, venendo al cibo, anche se la tipologia di piatti è quella dello street food – burger, patatine fritte, strips di pollo… – si contraddistingue per l’uso di prodotti di qualità, a partire da affettati e formaggi che provengono da aziende toscane selezionate. La carne può essere chianina, manzo del Mugello o della Maremma, o ancora Pezzata rossa dell’Abetone. Il cintaburger è fatto con la Cinta Senese.
Anche la pasta proviene da alcuni pastifici toscani: dall’Antico Pastificio Morelli al Pastificio dell’Amiata.
Si strizza l’occhio a piatti etnici con i lamprerolls, ovvero i rotolini simil sushi a base di lampredotto, con i pici cacio e wasabi e con i falafel di casa nostra, e non mancano piatti veg-friendly e vegani.
Sfizioso l’uovo in fonduta, con vari abbinamenti…
I prezzi sono contenuti – abbiamo cenato con 25 € a testa – e si riesce a sfamarsi con poco (almeno le donne). Quello che ho assaggiato era tutto ottimo.
In conclusione capisco il successo di questo posto, che mi sento di consigliare. Unica pecca può essere un po’ rumoroso.
Simpatica l’idea dei guanti da indossare, se si vuole, per non sporcarsi le mani.
Dove si trova: vicino a Santa Croce, in corso Tintori, ovvero la parallela a Lungarno delle Grazie, in altre parole il proseguimento della strada che passa davanti alla Biblioteca Nazionale.
Foody farm
Corso dei Tintori, 10
50100 Firenze
Tel. 055 242327
Questo il sito: http://www.foodyfarm.it/
Sono molto bravi sui Social (li menziono sempre nei miei corsi in aula) sono presenti su:
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