Gucci Caffé a The Mall

Sabato scorso sono stata con il gruppo Elite di Yelp, a fare un salto a The Mall, per provare il nuovo Gucci Caffé. E’ stato aperto circa 8 mesi fa, esattamente sopra all’immenso negozio Gucci presente a The Mall Outlet (anch’esso di recente apertura). Ci si accede passando dal negozio e salendo in ascensore all’ultimo piano.

E’ aperto tutto il giorno, seguendo gli orari del negozio: la mattina fanno anche le colazioni. Poi c’è il servizio ristorante self service dalla tarda mattinata al primo pomeriggio (mi pare dalle 12 alle 16 ma non sono sicura).

Per il resto del tempo è comunque possibile salire al caffé per un caffé, un bicchiere di vino, un panino, una bruschetta, un tagliere di affettati o una fetta di pizza.

C’è una parte al chiuso e una bella terrazza all’aperto con divanetti lounge (purtroppo sabato il meteo non le rendeva giustizia).

In menù hanno piatti della tradizione mediterranea, con qualche contaminazione orientale, visto che l’outlet è letteralmente invaso dagli asiatici. Noi eravamo una quindicina e fra quello che ha ordinato uno o l’altro, ho potuto assaggiare diversi piatti, in modo da dirvi cosa me ne pare.

Il primo che ho preso io – ravioli ripieni di scamorza e melanzane, conditi con polpo – non erano niente male. Fra i secondi ho assaggiato il brasato, ok, le ali di pollo, buone, e il maiale marinato in salsa di soia e sesamo, una rivelazione! servito con tanto di bacchette cinesi! Davvero squisito, ma vi avviso è piccante.

Tenetevi spazio per i dolci, che meritano. Soprattutto la mousse al pistacchio.

Come prezzi: i primi vengono 9 €, i secondi 11 € e i contorni 3 €. Hanno anche formule combo con secondo + contorno. Il coperto non c’è e l’acqua piccola costa 1.50 euro. Il caffé 1.10 €.

Dopo essersi abbuffate bene bene, siamo scese in negozio, dove ci hanno concesso in via del tutto eccezionale di scattare foto. Così visto che per me molte di quelle meravigliose borse, scarpe o vestiti sono off limits, quantomeno ho potuto immortalarle nel mio archivio fotografico digitale.

Ah, ovviamente il “problema” economico ce lo avevamo noi italiani, perché per i cinesi, coreani e giapponesi, pareva che certe cose le regalassero, a giudicare dalle sacchettate piene con cui uscivano di lì…

Io mi sono soffermata nel reparto scarpe. C’erano i nuovi arrivi, con i sandali in pelle…

Poi mi sono diretta verso il reparto dei portafogli, visto che il mio l’ho perso – o me l’hanno rubato – di recente. Purtroppo dopo averlo comprato, avevo ben poco con cui riempirlo!!!