7 Novembre 2016 • Nessun commento

Metti una domenica di pioggia e un bambino

Musei e monumenti

Per il primo fine settimana di novembre, che coincideva con il 50esimo anniversario dell’Alluvione di Firenze, non puoi non aspettarti due giorni di pioggia incessante. La giornata di sabato fra il lavoro, la spesa e le faccende domestiche passa in fretta, ma la domenica?

Che fare quando hai un bambino piccolo e vuoi uscire di casa? Non vuoi rassegnarti all’idea di tapparti in casa, ti rifiuti di andare in qualche centro commerciale e non disponi di musei kid-friendly come vorresti, nonostante vivi a Firenze.

E così decidi di fare una gita fuori porta a Pistoia

Una domenica (di pioggia) a Pistoia

Per “colpa” del mio amico giornalista Armando Alibrandi ho potuto conoscere Pistoia un po’ meglio; so che negli ultimi 10 anni hanno fatto passi avanti per riqualificare il centro storico – e infatti è la Capitale italiana della cultura 2017 – nonché rilanciare la ristorazione locale e creare attrazioni per le famiglie, che non siano soltanto il celebre Zoo di Pistoia.

Grazie a lui ho scoperto diversi aspetti che la rendono una città a misura di famiglie, nonché una meta per foodies come me.

Tanilla’s Park

Sono partita da casa in tarda mattinata e in meno di 30 minuti ero già a Pistoia. Mi sono ricordata di un parco giochi al coperto, nella zona industriale di S.Agostino, aperto circa 3 anni fa, adatto al mio obiettivo (=aspettare che spiovesse!).

tanillaparkSi chiama Tanilla’s Park ed è un’area giochi all’interno di un capannone, con gonfiabili, 6 sale compleanno tematiche (dalle principesse Disney, ai superoi Marvel, passando per il mondo subacqueo di Nemo e altro), un campetto da calcetto, un percorso playground sospeso, e altri giochi. Lo spazio è grande, ben distribuito, arioso. La cosa più bella è che il mio piccolo poteva scorrazzare liberamente dove voleva senza pericoli.

bambini al tanillaC’è anche una zona ristoro con ristorante e pizzeria alla carta. Lo ammetto ero molto prevenuta su questo aspetto, temevo una roba tipo McDonald con hamburger e patatine fritte, e invece mi sono ricreduta. Ho ordinato un antipasto di pesce decisamente sfizioso, lo vedete qui in foto.

antipasto di mareE il bis di primi non era da meno, con gnocchetti alle vongole e riso ai gamberetti e carciofi.

Parlando con la titolare Scilla le ho confessato la mia sorpresa e lei mi ha risposto “lo so, sono in molti a pensarlo, ma vede io e mio marito amiamo la cucina e volevamo creare un posto che piacesse anche agli adulti!”.

Tornando ai giochi: mio figlio di 1 anno e mezzo si è divertito a provare quasi tutto, arrampicandosi, scivolando, tirando palline, pallone, pallette.

Una curiosità: il nome è la crasi fra i due nomi delle titolari: Tania e Scilla.

Due passi per Pistoia

Subito dopo pranzo, finalmente il tempo pareva essere un po’ più clemente, siamo usciti per fare due passi nel centro di Pistoia. Un po’ deserto visto il meteo, ma pur sempre grazioso.

duomo pistoiaBella la piazza Duomo col battistero gotico e la cattedrale di San Zeno. Mentre il piccolo dormiva nel passeggino, con la sua bella plastica antigocce, noi abbiamo fatto i turisti a Pistoia (peccato gli orari ridotti dell’APT).

Deliziosa piazza della Sala, o come dicono i pistoiesi, “la Sala”, che comincia a prender vita in orario aperitivo.

pistoia by nightAbbiamo deciso di fare un salto a (ri)vedere l’Ospedale del Ceppo, che io avevo scoperto con la vincitrice di Masterchef, ovvero quello che era l’ospedale principale di Pistoia fino a 3 anni fa!

Dal 2010 è stata aperta una visita guidata nella parte sotterranea, dopo aver recuperato l’ex canale di scolo nonché fiume che scorreva sotto le fondamenta.

Dal momento che aveva ricominciato a piovere abbiamo deciso che fosse la cosa giusta da fare con nostro figlio, per metterci un po’ all’asciutto. Eravamo in dubbio per via del passeggino, ma ci hanno rassicurato che tutto il percorso, tranne l’uscita, è a prova di disabile in carrozzina!

Così abbiamo prenotato la visita guidata delle 17.00 (quella delle 15 e delle 16 erano esurite!).

Una sosta golosa

Visto che avanzava un po’ di tempo e tutti e 3 volevamo fare merenda, abbiamo scovato un bar con ottime tisane, tè e cioccolate calde: Talù in via del Duca (a ridosso di piazza Duomo).

voglia di te

Ci siamo riscaldati e coccolati. Molto gentile il ragazzo dietro al bancone che ci ha aiutato a entrare/uscire con il passeggino.

Pistoia Sotterranea

Dopo la sosta golosa, abbiamo intrapreso la visita “Pistoia sotterranea”.

Nella prima parte della visita, in realtà, si visita il vecchio teatro anatomico che serviva agli studenti di medicina. L’Ospedale del Ceppo fu sede della Scuola di Medicina di Pistoia dal 1666 al 1844. Qui è stato inventato uno strumento affilato, chiamato Pistorienses Glaudii, precursore dell’attuale bisturi.

teatro anatomicoCome si vede nella foto al centro c’è un bancone dove veniva adagiato il cadavere, vicino al quale il professore con i suoi assistenti mostravano i vari organi agli studenti seduti tutti intorno. E’ il più piccolo anfiteatro anatomico al mondo!

Poi siamo scesi sotto, lungo l’antico percorso del torrente Brana, che poi è stato deviato fuori della terza cerchia di mura, diventando poco più di una gora.

L’ospedale fu costruito a partire dal 1277, per lungo, proprio sopra il torrente: si vedono in più punti le aperture di scolo dalle quali venivano gettate in acqua ogni schifezze. Oggi farebbe impressione, ma allora si pensava che fosse comodo (e igienico!). Del resto i batteri sono una scoperta molto più recente…

pistoia sotterraneaLa parte più antica è di origine medievale, poi l’ospedale ha continuato ad estendersi da un lato, e poi dall’altro, in epoca rinascimentale, fino alla parte ottocentesca.

Ci sono alcune vecchie fotografie che mostrano com’era ridotto il passaggio fino a pochi anni fa: un cumulo di pietre, fango, acqua. Dopo un lavoro di restauro, scavo e messa in sicurezza, nel 2010 è stato inaugurato questo suggestivo percorso ipogeo, lungo ben 650 metri.

Lungo la camminata, a un’estremità si trovano i resti di un antico frantoio medievale con la ruota che serviva a fare l’olio, dall’altra parte ci si imbatte in un mulino che serviva a forgiare attrezzi per un fabbro nel 1833.

Al di là della lunghezza del camminamento, al di sotto dell’attuale Pistoia, quel che è interessante, è osservare i vari periodi storici, fra mura urbane, ponti, volte medievali, iscrizioni e lavatoi.

Per accedere alla visita guidata si entra sotto i portici dell’Ospedale che ribadisco è stato funzionante fino a 3 anni e tutt’oggi mantiene alcune funzioni (ho visto il CUP!). Le visite sono possibili tutto l’anno,



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