11 Ottobre 2022 • Nessun commento

Arnolfo: la nuova location

Ristoranti

Il ristorante stellato Arnolfo – due stelle Michelin – festeggia nel 2022 i suoi primi 40 anni e lo fa con una nuova location, sempre a Colle Val d’Elsa, in una posizione davvero suggestiva, ovvero su una dolce collina che guarda il borgo toscano dall’alto.

Aperto nel 1982 dai fratelli Giuseppe e Gaetano Trovato, Arnolfo si è guadagnato in questi quaranta anni di attività fama, riconoscimenti e un pubblico fidelizzato di fine dining lovers.

La nuova location di Arnolfo

La sede, inaugurata ad agosto, è stata presentata alla stampa nel mese di settembre. La struttura è un capolavoro di architettura contemporanea, ben inserita nella campagna toscana. Si chiama The Frame e la forma rappresenta il suo nome: una cornice specchiata che idealmente racchiude un tesoro, il ristorante, e al tempo stesso riflette lo skyline della cittadina toscana vista dalla sommità.

Una volta entrati rivela il suo duplice scrigno. Dalle enormi vetrate del ristorante si può ammirare Colle Val d’Elsa con i palazzi medievali che fanno capolino fra gli ulivi del giardino. Emozionante persino per me che sono abituata alle bellezze toscane.

Dopo aver percorso la maestosa passerella in travertino di Rapolano, che rende la struttura completamente accessibile, nell’interno si rimane abbagliati dal bellissimo marmo giallo di Siena che incornicia la grandissima cucina a vista, forse una delle più grandi della De Manincor, ideale per ammirare lo chef e la brigata all’opera.

I lavori sono stati lunghi e complessi: non soltanto per tutti i vincoli paesaggistici e urbanistici, ma anche per la pandemia che ha rallentato i tempi. Alla fine però il risultato è strepitoso. Merito dell’architetto senese Andrea Milani. Notevole anche la cantina, super tecnologica, con oltre 6.000 bottiglie. Un vero patrimonio, e presto uno spazio per eventi.

La presentazione alla stampa

Durante l’evento stampa oltre ad ammirare gli spazi della nuova sede, sono stati proposti alcuni piccoli appetizer.

Nell’occasione sono stati presentati alcuni dei produttori con cui Gaetano Trovato lavora, tutte eccellenze enogastronomiche del territorio.

Il pollo e la nana di Laura Peri

Laura Peri dal 2004 alleva polli, anatre (nane) e piccioni con passione e rispetto degli animali sulle colline sopra Montevarchi. Ampi spazi a disposizione per gli animali e totale attenzione alle varie fasi dell’allevamento, con un controllo su tutta la filiera, rendono i suoi polli famosi in tutta la Toscana. Ha anche personalmente aiutato a recuperare razza di pollo autoctono in via di estinzione.

I salumi di Simone Fracassi

Dal Casentino arrivano i salumi di Simone Fracassi, altro nome che non avrebbe bisogno di presentazioni. Dalla macelleria di famiglia, aperta nel 1927, Simone ha fatto tanta strada per riuscire a portare in tavola le carni del suo territorio, bovini di razza Chianina e suini allevati allo stato brado, a cominciare dal celeberrimo Grigio del Casentino.

I formaggi Le Caprine

Un’azienda che invece non conoscevo è l’azienda agricola Le Caprine. Una piccola realtà familiare (marito, moglie e fratello) che produce formaggi di capra di altissimo livello nelle colline della Val D’Elsa tra Gambassi Terme e Castelfiorentino. Nata nel 2016, Le Caprine ha saputo conquistare Gaetano Trovato che l’ha selezionata come fornitore. Il giorno della presentazione era presente uno dei fratelli, Matteo D’Agostino, che con passione ha raccontato la sua attività e ci ha fatto assaggiare alcuni suoi formaggi (buonissimi).

I pani di David Bedu

I pani e i dolci presenti erano opera di David Bedu, francese, mastro panificatore e pasticcere che apprezzo dai tempi del suo memorabile panettone di qualche Natale fa realizzato insieme a Vito Mollica (lo vendeva il Four Seasons). Dal 2014 ha il banco al Mercato Centrale di Firenze, nel quale vende vari tipi di pani, tutti con farine macinate a pietra (mulini selezionati) e lievito madre, oltre che una serie di dolci e delizie.

La Vernaccia di Panizzi

Non poteva mancare il vino bianco che meglio rappresenta il territorio: la Vernaccia di San Gimignano. E quale miglior etichetta di Panizzi, che negli anni Novanta tanto ha fatto per rilanciare la fama di questo vino, e che si presenta sempre come un vino elegante, piacevole, raffinato.

Il gelato del Dondoli

E per chiudere il gelato del mitico Dondoli, proposto in due gusti. Il “classico” zabaione di Vinsanto (con Vinsanto invecchiato 14 anni!) che forse avete assaggiato nella sua gelateria in centro a San Gimignano e un fresco sorbetto di juzu, wasabi, citronella e ginger.

Un luogo in cui si valorizza il territorio

Arnolfo non è soltanto un inno alla cucina di altissimo livello, e quindi il paradiso dei palati gourmet, ma rappresenta un omaggio al territorio e un contributo importante alla sostenibilità del settore.

Chef come Gaetano Trovato, selezionando chi produce le eccellenze della tavola italiana, di fatto aiutano a sostenere piccoli produttori che dedicano la propria vita a mantenere le diversità locali, spesso con fatica e in antitesi alle logiche della commercializzazione e globalizzazione. Insieme a lui il fratello Giovanni, Restaurant Manager e Head of Sommelier, che da più di 30 anni condivide la stessa filosofia dell’accoglienza.

Per l’Autunno 2022 sono stati pensati due menu: Ottantadue Ventidue e Impressionismo Vegetale.

Questo il sito: https://www.arnolfo.com/

Questo Instagram: https://www.instagram.com/arnolforistorante/



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