4 Agosto 2014 • Nessun commento
Una bistecca e un barolo da Fiore..
RistorantiNon tornavo da Fiore da diverso tempo. Ho riguardato sul blog: l’ultima volta che ci sono stata era il 2008! Allora c’ero andata con un lettore del blog di cui ho parlato anche nel libro (il Glock) e un’altra ragazza, anche lei (allora) lettrice e oggi cara amica (Granduchessa). Beh, sembra incredibile, ci sono tornata con loro due, più un’altra persona molto simpatica.
Sembra che il tempo si fosse fermato. Il posto è identico, il gestore sempre simpatico, e si ricordava di Glock, i miei commensali sempre affiatati. La bistecca ottima. C’erano anche le sedie bianche in plastica (ma le tovaglie sono di stoffa e i piatti e le posate vengono cambiate con le varie portate!).
Il motivo della reunion, oltre che fine a sè stesso – erano mesi che si cercava di fissare questa cena – era dovuto anche a un interesse particolare. Il caro lettore nel frattempo è andato in pensione e ha pensato bene di dedicarsi a un’attività vinicola in Piemonte. Con la scusa di festeggiare la cosa è venuto apposta in Toscana a farci assaggiare i suoi vini. E ovviamente a invitarci ad andarlo a trovare. Che bella cosa!
E cosi ci siamo trovati, in una tiepida serata di fine luglio, per fortuna non piovosa, nel fresco del bosco della Roveta, a mangiare una bistecca fiorentina degna di questo nome, accompagnata da un signor Barolo (e non solo).
Sono contenta di constatare che, nonostante gli anni, la bistecca di Fiore sia ancora eccellente. Personalmente una delle migliori mai assaggiate in vita mia. Alta, tenera, succolenta, cotta al sangue.
Hanno sia la Chianina certificata (“abbiamo tutto, certificazione, provenienza, se volete vi do anche il numero di telefono!!!” ci ha detto il simpatico proprietario), che altre razze più economiche. Noi abbiamo mangiato una irlandese ottima.
Prima della bistecca un antipasto misto con crostini, affettati e formaggio.
E un assaggio di pappardelle al sugo di anatra.
Fra i vini ho gradito molto sia il Nebbiolo che il Barolo, ma non mi è dispiaciuto affatto neppure il Roero Arneis, con uve appunto arneis. L’abbiamo bevuto in abbinamento con gli antipasti, visto che con la carne era doveroso il rosso.
Molto simpatica anche la sommelier che raccontava di quando si girava fiere ed eventi, per farsi il naso. Molto competente, abbina una grande conoscenza dei vini, a uno stile toscano alla mano.
Sono sempre aperti, tranne una decina di giorni ad Agosto e una decina di giorni a Gennaio. Il ristorante è piuttosto grande. Personalmente il momento migliore è l’estate, quando si trova refrigerio dalla calura di Firenze, nel bel giardino alberato. Ma se l’estate è come questa, portatevi un golfino!
Fiore
Via di Marciola 112 Scandicci
Tel 055 768678