29 Agosto 2014 • Nessun commento
La bistecca di Mamma Gina
RistorantiNella settimana di Ferragosto avevo alcuni amici trentini ospiti a Firenze, e il figlio più piccolo di questa mia amica, di 10 anni, non aveva mai mangiato la bistecca fiorentina. Provo a telefonare a un paio di ristoranti (fra i quali Fiore) ma sono tutti chiusi per ferie, così decido di andare in centro, lì qualcosa sarà sicuramente aperto!
E mi ricordo di Mamma Gina dove andai con Sabino e un lettore storico del blog, ben 7 anni fa. Si trova in Borgo S.Jacopo, a due passi da Ponte Vecchio, fra l’altro i miei amici sono ben contenti di ammirare il centro di Firenze in notturna: “ma che bella illuminazione” “ma che belle le zone pedonali”. Eh, come cambiano le prospettive quando le città le vivi da turista o da residente!
In ogni caso entriamo nel ristorante, che è strapieno, nonostante le dimensioni non certo piccole. E rimango sorpresa perché non ricordavo i camerieri in divisa, le tovaglie di stoffa, le sedute comode, i calici con il brand…
Non posso dire che sia elegante, ma anche se si presenta come una trattoria, non è di quelle con le tovagliette di carta gialla o di stoffa grezza a quadretti rossi e bianchi.
Il menù è interessante anche se i prezzi sono medio alti. Io ci sono abituata, ma la mia amica del nord sgrana gli occhi. Resta scioccata dai prezzi delle minestre (buffo che io non ci faccio neppure più caso!) e dal coperto (mi pare 3 €). In generale però è vero che non è molto a buon mercato.
Pero’ qui c’è il vantaggio di poter mangiare una bistecca – che ovviamente non potrà essere di chianina – con la certezza del prezzo a monte: te la vendono a porzione. Per una persona costa 24 €. Non sai quanto pesa, ma diciamo che per una persona va più che bene.
Io e l’amica optiamo per 2 primi e i figli si dividono un piatto di pici alla salsiccia – anche questa una novità per loro – e la fantomatica bistecca. Io, vista l’estate piovosa, ordino un piatto di tagliolini freschi ai porcini e posso dire che erano eccellenti.
Assaggio un pezzetto di bistecca per confermare che sia buona. Non male. I due ragazzi sono entusiasti. Si fanno foto da postare su Facebook. Alla fine ecco quello che rimane.
Poi mangio le zucchine fritte, anch’esse molto buone. I fiori di zucca fritti già più normali.
Alla fine spendo poco meno di 100 € per 3 primi, 1 bistecca, 2 acque, 1 quartino di rosso della casa. Nessun dolce, nessun caffè.
Non credo di tornarci tanto spesso, perché effettivamente i prezzi sono un po’ cari, per la tipologia di locale, ma in generale mi è piaciuto. Il nostro cameriere, un uomo d’altri tempi che fa questo lavoro da una vita, era molto gentile e in gamba (sob quanto si vede la differenza con i camerieri improvvisati o poco entusiasti del loro lavoro) e amava scherzare con i clienti. Come quando alla turista americana che a fine pasto ha ordinato un cappuccino (questo sì che ha stravolto la mia amica!) ha portato per scherzo una tazza piena di …zucchero!
Ah, dopo cena, visto che erano entusiasti dei pici, li ho portati da Eataly al Mercato Centrale – che gli è piaciuto tantissimo – per comprarne un pacco (ripartivano la mattina successiva molto presto). Peccato li avessero finiti! Pero’ hanno fatto incetta di cantuccini.