3 Febbraio 2014 • 7 commenti
A cena da Frescobaldi wine bar
RistorantiUn lunedì sera sono tornata a cena con un’amica al Frescobaldi Wine Bar. E’ uno dei ristoranti – definirlo wine bar mi pare riduttivo – della famiglia Frescobaldi. Ne hanno altri (uno all’aeroporto di Roma, e uno da Harrods). Questo è aperto da circa 10 anni. In cucina c’è Alessandro Zanieri, del quale avevo già parlato in passato, uno chef che mi ispiro’ subito simpatia!
A due passi da piazza Signoria, proprio di fianco al Gucci Museaum, è ora aperto 7 sere su 7. Dovrei aprire una rubrica sui ristoranti aperti di lunedi sera! L’arredo cerca di ricreare un po’ lo stile toscano, a me ricorda quello di una antica casa torre. L’ho trovato confortevole, silenzioso, con sedute comode. Insomma un posto dove rilassarsi e chiaccherare senza confusione. Anche se poi ho scoperto che il sabato sera è talmente pieno che forse quel silenzio non c’è..
Appena sedute ci hanno portato un amuse bouche caldo: un crostino a base di lardo, ottimo! poi ci hanno messo il piattino per la degustazione del loro olio.
Ricordandomi del talento di Alessandro con i risotti, come primo piatto io ho preso un risotto Carnaroli con baccalà e cavolo nero, molto buono. Lo chef mi ha poi raccontato il “trucco” per mantenere il verde chiaro del cavolo e non farlo diventare scuro.
Come secondo piatto un filetto di manzo IGP al Nipozzano con scaglie di mandorle tostate e cipollotti stufati. Carne tenerissima e saporita, cipollotti esagerati, mandorle croccanti! Un piatto perfetto.
Ogni piatto era abbinato al suo vino, al bicchiere. Con la carne ho assaggiato il Montesodi Riserva 2010, un Cru che non viene prodotto tutte le annate. Era eccellente.
Ma anche il Brut millesimato era buono: chardonnay e pinot nero, con uve dei vigneti del comprensorio Trento Doc. Mi piace che ti portino bicchieri diversi su piatti diversi, a commensali diversi. Certo alcuni bicchieri se li fanno pagare (il riserva qui sopra 10 €). Ma almeno si puo’ scegliere.
Ed eccolo qua lo chef. Visto che di lunedi c’era poca gente, si è fermato a fare due chiacchere. Ci ha raccontato la sua “lotta” per la qualità. La scelta di produttori italiani, certificati. E la possibilità di preferire il biologico (per esempio nei dolci tutti gli ingredienti lo sono). E’ una questione di bontà, ma anche sicurezza di quel che mangi… Mi piace come filosofia e giustifica i prezzi lievemente alti (ma più che meritati).
Questo in foto il piatto della mia amica: un cosciotto di maialino disossato cotto nel latte e servito con salsa di mele e rapini saltati piccanti. Quasi tutti i secondi hanno già il contorno incluso nel piatto!
E per finire uno zuccotto fatto da loro: ricotta fresca, gocce di cioccolato fondente e scorza di arancia candita. Ottimo. Accompagnato dal Vinsanto Quaranta Altari, di Malvasia e Trebbiano. Un buon modo per finire la cena!
Costo della cena? 50 € a testa, rientra decisamente in una fascia medio-alta. Non da tutte le settimane, più un ristorante per un’occasione speciale. Per quello che abbiamo mangiato, e bevuto, se li merita. Capisco perché sia recensito dalla Guida Michelin, Gambero Rosso, ecc.
Dei Frescobaldi Wine bar
Via de’ Magazzini 2
Firenze
tel. 055 – 284724
Dopo cena, anche per “smaltire” la cena, doveroso fare due passi in una Firenze deserta – un lunedi di gennaio vorrei vedere! – ma sempre affascinante. Siamo andate a “cercare” lo scempio della turista sulla fontana del biancone, ma dovevano aver già pulito. Allora ci siamo fermate a guardare il David e ci è apparso come un custode solitario, a guardia del palazzo più importante di Firenze. Bello, eh?
Sicura solo 50 ?
Perche’ dopo tutto quel vino….
Erano solo 4 bicchieri. Uno veniva 10 € gli altri meno.
I due passiti ce li hanno offerti 🙂
già da tanti mesi i frescobaldi non hanno più il wine bar in aeroporto a Roma.
Davvero? sul sito c’è ancora scritto che lo hanno…
Ho verificato, è vero quello di Roma è chiuso 🙁
grazie per le tue bellissime recensioni, ti seguo sempre molto, molto volentieri, concordo su molte cose e naturalmente su Frescobaldi.
Ciao
Gianni
Grazie Gianni!