9 Luglio 2014 • Nessun commento
Coquinarius
RistorantiA volte mi capita di recensire ristoranti e locali appena aperti, come nel caso di ieri, e poi mi accorgo che ci sono posti aperti da anni, che non ho mai menzionato. Uno di questi – che imperdonabile dimenticanza – era il Coquinarius. E dire che lo conosco bene di nome. Ma fa parte di quei luoghi che uno dice, ora ci vado, ora ci vado, e poi non capita mai l’occasione. Che peccato, perché poi quando lo scopri, ti mangi le mani per non esserci stata prima.
Ci sono stata un paio di giorni fa, portata da un ragazzo che mi ha contattata tramite il blog: lui e i suoi amici stanno girando dei video su Firenze, con personaggi che in qualche modo fanno parte della città. Dopo le riprese ci siamo fermati qui a pranzo.
Ho potuto conoscere Igor, il proprietario. Un ragazzo di grande umanità, solare, scherzoso, alla mano. Quale non ti aspetteresti in un locale in centro a Firenze. Mi racconta che, dopo aver studiato a Prato e poi fatto l’università a Firenze (ma ci tiene a dirmi che è nato qui vicino!), ha aperto nel 1999 una piccola enoteca sullo stile del Fuoriporta e Le volpi e l’uva: vini al calice di buona qualità e qualcosa da spiluzzicare. Per i vini: non i soliti nomi importanti toscani, ma piccoli produttori, scelti con attenzione. Da un anno e mezzo si è spostato in quest’altro fondo più grande, pochi metri più avanti, sempre in via delle Oche (vicino al Duomo).
Il menù è invitante con primi, secondi, antipasti, insalate, crostoni. Stesso menù anche a cena e soprattutto stessi prezzi.
Prendiamo un antipasto misto da dividere e assaggio: zucchine ripiene di formaggio e erbette, melanzana con scamorza e pomodori secchi, crostino con caprino e marmellata di fichi più foglia di menta, la loro interpretazione del fegatino con fichi, crostino con formaggio, salsa fatta da loro ai peperoni e acciuga… insomma un assaggino più buono dell’altro.
A seguire io vado sulla “torta vegetariana”, che è una sorta di millefoglie di verdura, con pangrattato, accompagnato da cous cous. Uno dei ragazzi al tavolo prende dei panzerotti freschi con ripieno di melanzana e scamorza e conditi con pomodorini freschi. Ottimi. L’altro dei ravioli con burrata e pesto di pistacchi. Fra l’altro scopro che quest’ultimo ha aperto da 2 mesi un locale carino a Prato dove dovrò assolutamente andare.
Ci siamo presi anche un bicchiere di vino bianco: un Verdicchio biologico delle Marche, premiato con 3 bicchieri dal Gambero Rosso e 5 bottiglie dalla Guida dell’Espresso: Colle Stefano.
Per finire una fetta di cheesecake un po’ atipico, composto da più strati di cioccolato, squisito.
Il proprietario ci tiene a presentarmi Irene, la cuoca, che un po’ timidamente non vuole che le faccia la foto. Ma io gliene “rubo” una di nascosto! Poi scopro che è stata da poco in tv, in una trasmissione di cucina. Mi è rimasta molto simpatica.
Nel complesso questo posto mi è piaciuto, come spesso accade quando trovo persone gentili e che ci mettono passione. Ho intravisto che hanno la tartare, dovrò tornare ad assaggiarla.
Coquinarius – Enoteca e Caffé
Via delle Oche 11r
tel 055 – 2302153
coquinarius@gmail.com