8 Marzo 2023 • Nessun commento

Dini Caffè

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Di recente sono stata a conoscere una bella realtà fiorentina: Dini Caffè. Aperta nel 1939 nel pieno centro di Firenze, dietro il Bargello – poi spostata nella zona di San Niccolò dopo l’Alluvione – è ancora oggi un’azienda che produce caffè in modo artigianale nel cuore della città.

Una torrefazione sotto al piazzale Michelangelo

Ci si accede da una porta quasi nascosta nelle mura di Firenze, più o meno credo sia la Sesta Cerchia, sotto al piazzale Michelangelo, in via dei Bastioni. Appena varcata la soglia ci si ritrova in una torrefazione che viene gestita ancora dalla stessa famiglia, anche se ora è in mano alle due nipoti Serena e Benedetta.

Le due sorelle sono molto attente alla selezione della materia prima, ovvero i chicchi di caffè, e al rapporto con i fornitori, secondo una filiera super controllata ed etica (ho scoperto che il 70% di chi lavora in questo ambito è donna… e in molti Paesi questa non è una condizione di favore). Da vari Paesi il caffè arriva qui per poi essere tostato e preparato secondo tecniche che si tramandano da decenni. Incredibile che tutto avvenga a poca distanza da Santa Croce, Ponte Vecchio e piazzale Michelangelo.

La storia

La storia di questa antica torrefazione fiorentina inizia con Alberto Dini, che comincia la sua carriera lavorando per un’azienda di coloniali. Dalla vendita di zucchero e tè passa a quella del caffè, ed è così che nel 1939 nasce Dinicaffè con sede nel centro storico fiorentino, in Via dell’Acqua. Già a 30 anni l’obiettivo di Alberto è quello di basarsi sull’eccellenza. Ma a seguito dell’alluvione di Firenze la sede della Dinicaffè viene distrutta. Alberto non si perde d’animo e dopo due anni trasforma la vecchia fornace di via dei Bastioni nella nuova e attuale azienda. Passano gli anni e l’azienda cresce, nel 1980 Elisabetta e Laura, figlie di Alberto, ne prendono le redini. Da quel momento si può parlare di un vero family business al femminile.

Ma è il 1996 l’anno decisivo per l’evoluzione della strategia aziendale, in cui la qualità si impone come punto fondamentale della produzione. Dinicaffè, insieme ad altri torrefattori italiani, fonda l’Associazione Caffè Speciali Certificati (CSC), consorzio volto alla tutela della qualità del caffè e alla sua totale tracciabilità, dalla pianta alla tazza. Nel 2009 arriva il passaggio di consegne a Serena e Benedetta, figlie di Elisabetta, che si dedicano all’azienda di famiglia con la stessa passione e impegno del nonno.

Il tour della torrefazione

E’ possibile fare una visita dell’azienda. Ho avuto la fortuna di poterlo fare e mi è molto piaciuto. Il tour comincia con una breve introduzione al mondo del caffè.

Ho scoperto che il caffè quando cresce sulla pianta ha la forma di una bacca, e ogni chicco è attaccato al rametto in coppia, come due metà di uno stesso seme. Per fare un espresso ci vogliono 25 bacche, ovvero 50 chicchi raccolti a mano!

Ho anche scoperto che quando viene colto il chicco di caffè è di colore verde e soltanto dopo la tostatura cambia colore diventando marrone.

Dopo la spiegazione teorica, che avviene in mezzo a grossi sacchi di caffè che provengono da tutto il mondo, segue una visita guidata dell’azienda, in cui vengono ripercorse tutte le fase di produzione della miscela.

Si passa infine alla stanza dove c’è la grande macchina per la tostatura. I vari macchinari sono stati costruiti adattandosi al terreno e alla conformazione dello stabile, sfruttando la pendenza naturale della collina!

Il tour termina nella stanza dove si può preparare (e assaggiare!) un caffè o un cappuccino a regola d’arte.

Il costo è di 35€ a persona; per i gruppi previste convenzioni.

Sostenibilità

L’azienda cerca di portare avanti una visione etica e sostenibile, anche nel packaging, caratterizzato da stampe con inchiosto ad acqua, e nell’uso di capsule e cialde 100% compostabili. L’attenzione al prodotto e all’ambiente è dimostrata dalla certificazione CSC.

Un legame con Firenze

La fiorentinità si trova non solo nelle tazzine che ritraggono la città, ma anche nel packaging che si discosta dall’immagine “classica” del pacchetto di caffè. A prevalere un colore neutro di base che richiama la natura: un grigio medio, riscaldato dai toni della terra. A far contrasto con colori decisi e saturi sono le etichette che contraddistinguono le varie miscele. Ogni miscela è caratterizzata, oltre che da un colore, da un simbolo ripreso dai pavimenti delle chiese fiorentine, elemento che caratterizza ulteriormente il legame dell’azienda con la sua città.

Per prenotazioni: info@dinicaffe.it

tel 055 68127

Sono presenti sulle varie piattaforme social:

https://www.instagram.com/dinicaffe/

https://www.facebook.com/DiniCaffe



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