21 Aprile 2018 • Nessun commento
Giurata al Gelato Festival
Vita da bloggerVenerdì mattina ho partecipato come giurata alla tappa fiorentina del Gelato Festival Europa.
Non lo sapevo, ma è una manifestazione itinerante che gira non solo in Italia – Roma, Firenze, Milano, Torino – ma si sposta anche in altri paesi europei, quali Austria, Germania, Inghilterra ecc. E c’è anche un Gelato Festival in America, dove ha riscosso molto successo, come si può vedere in questo video nel quale Daniele Palazzoni, manager Gelato Festival America, racconta delle recensioni entusiaste anche di quotidiani autorevoli com il Washington Post.
L’obiettivo del Gelato Festival è quello di far capire cos’è il vero gelato artigianale italiano nel mondo, e i vincitori ottengono grandi risultati in termini di visibilità e nuove opportunità lavorative. Sarà un caso che Badiani ha aperto un punto vendita a Londra nel 2016, dopo la vittoria al Gelato Festival nel 2015?
Tornando alla mia esperienza da giurata: ovviamente la cosa è stato molto divertente, anche se “impegnativa”: in gara c’erano 16 gelatieri di tutta Italia, molti dei quali toscani, con 16 gusti da assaggiare e valutare. In giura insieme a me vari giornalisti gastronomici e non, italiani e stranieri.
La nostra griglia era composta da 3 parametri:
- Presentazione – vuol dire come il gelatiere racconta quel gusto: non solo quanta passione ci mette nel suo lavoro, ma anche quanto è chiaro nella spiegazione e soprattutto, immaginando che un cliente entrasse in gelateria, quanto gli farebbe venire voglia di assaggiare quel gusto.
- Gusto – il secondo parametro è molto soggettivo. E’ semplicemente se ti piace non ti piace, se ti sembra piacevole o no.
- Struttura – la terza componente è quella più tecnica. Un buon gelato non deve essere troppo ghiacciato, ma nemmeno che si squaglia, non deve essere troppo zuccheroso, ma nemmeno troppo sabbioso. Questo è l’aspetto più difficile da valutare, ma anche quello su cui, alla fine, come giurati eravamo più d’accordo.
Com’erano i gusti?
Nella mia personale classifica devo dire che mi è piaciuto molto il gusto proposto da Salvino Pappalardo della gelateria Soffice Mania (Ragusa): un Pistacchio di Bronte, con aggiunta di pepe e sale dell’Himalaya; ma concordo con l’osservazione di Aldo Fiordelli, sull’invito a usare un sale siciliano al posto del tanto modaiolo sale rosa himalayano.
Buoni anche i gusti portati da alcune gelaterie fiorentine, che fra l’altro che non conoscevo:
Caminia alla Marcucci della omonima gelateria Caminia. Brava anche Lavinia Mannucci, ex Miss Toscana, a raccontarcelo, insieme alla storia familiare ci è arrivata la sua passione! Si trova in viale Giannotti (https://www.facebook.com/gelateriacaminia1987/)
Mediterraneo della cioccolateria e gelateria Donamalina. Mi ha colpito il racconto di Gaia Mecocci, da violinista a gelatiera. Si trova in via Reginaldo Giuliani (https://www.donamalina.it/)
Stracciatttella (con 3 t) di Baroncini. Anche in questo caso una donna che ce lo racconta con grande competenza e passione. In via Mazzini (http://www.gelateriabaroncini.com/)
Un altro gusto che mi ha conquistata: Crema d’arachidi, dulce de leche e caramello, realizzato da Fabrizio Botarelli, della gelateria Leonardo di Arezzo. Me ne sarei mangiato un altro!
In gara c’era anche Claudio del Cassia Vetus con un gusto dal titolo curioso: Nocciola 70.18.
Interessante che molte gelaterie abbiano in laboratorio delle donne, segno che anche questo lavoro non è più appannaggio maschile.
Mi fa sorridere questa mia esperienza da giurata, dopo anni di distanza dai primi post sul mio blog a tema gelato. Quando ancora non c’erano Facebook, Instagram e gli altri social networks, quante discussioni feroci sulle gelaterie fiorentine!
Per chi volesse assaggiarli il Gelato Festival dura fino a domenica, al piazzale Michelangelo! Come funziona? si paga un forfait di 10 euro e si ha accesso all inclusive a tutti i gusti. I bambini pagano 5 € con 5 gusti.
Per scoprirli tutti e 16 ecco qui: http://www.gelatofestival.it/it/tappe/firenze