23 Febbraio 2016 • 2 commenti
Il fruttivendolo di San Niccolò
ShoppingCome sapete, non è la prima volta che recensisco un fruttivendolo (ne sanno qualcosa Gianfranco e la Silvana di Porta Romana e l’Elisa di Scandicci); dal momento che ceno poco in casa, quando cucino io, amo comprare verdura che sappia di verdura e possibilmente a km zero e non proveniente dal Burkina Faso. Faccio sempre questo esempio perché mi rimase impresso quell’ortolano che aveva i fagiolini che facevano più km, di quanti io ne abbia mai fatti in vita mia nei miei viaggi, e vi assicuro che ho viaggiato tanto!
Oggi voglio parlarvi di Simone e di sua moglie Barbara, che hanno un negozietto di frutta e verdura in San Niccolò, proprio di fronte alla chiesa, a pochi passi dallo studio di Clet. Ci passo spesso per andare in ufficio, o da qualche cliente, e se i miei orari coincidono con i loro (non ho mai capito gli orari dei negozi di alimentari!!!) mi ci fermo regolarmente a comprare frutta e verdura. Simone ha l’aria simpatica e non è il classico bottegaio fiorentino che ti risponde sempre un po’ male – avete presente quelle persone che sembra che gli fai uno sgarbo a comprare da loro? – al contrario è gentile e disponibile.
In realtà il negozio è storico: aperto dal 1921, si tramanda di babbo in figlio – come si può vedere dalle foto in bianco e nero dietro la cassa – fino appunto a giungere a Simone, che si ritrova a svegliarsi ad orari impossibili per andare a comprare prodotti freschi, in mezzo alla nebbia, “finché reggono i nostri contadini“.
E’ uno dei pochi posti dove compro le puntarelle, che qui a Firenze sono poco conosciute, ma a Roma sono una delizia. Trovarle buone è difficile. E ovviamente hanno una stagionalità molto limitata. Oltre ai prodotti ortofrutticoli hanno anche qualche altra cosa in scatola, come l’ottimo Pomilia, e per la casa.
Certo… come tutti i negozietti di quartiere i prezzi sono più alti dei supermercati, ma preferisco comprare un pomodoro o un carciofo in meno, ma mangiarlo di gusto, che comprarli a grappoli o 5 al mazzo, e poi buttarli via perché marciscono dopo pochissimo.
Ho scoperto solo di recente che abitano vicino a casa mia, e come me odiano il parcheggio “mostro” di Bottai, mai terminato. Mi hanno convinto a scrivere a Striscia la Notizia… chissà se il Gabibbo verrà a trovarmi, vi terrò aggiornati.
Insomma se vi trovate in zona oppure se fate come me e ci andate apposta, questo è il negozio, mi sono scordata di chiedere il nome, se ce l’ha.
“non è il classico bottegaio fiorentino che ti risponde sempre un po’ male – avete presente quelle persone che sembra che gli fai uno sgarbo a comprare da loro?”
infatti la differenza tra commerciante emiliano e toscano direi che notevole! Mi ha fatto piacere questa nota da una fiorentina:-)
🙂