17 Dicembre 2013 • 4 commenti
Inaugurazione Eataly a Firenze
ShoppingIn barba ai superstiziosi, oggi martedì 17 dicembre (il vecchio detto nè di Venere né di Marte… e il numero 17 non hanno frenato Farinetti) ha inaugurato Eataly in via Martelli, al posto della famosa libreria. C’era grande aspettativa per questa apertura, e come sempre succede quando c’è qualcosa di nuovo, Firenze ha reagito con curiosità e affollamento. Mi dicono che la coda stamattina alle 10 fosse di circa 2 ore! E sia andata avanti fino all’ora di pranzo. Io ho fatto un salto nel pomeriggio, verso le 16, quando si riusciva a entrare senza non troppo sforzo, ma era comunque saturo oltre il limite della sopportabilità.
C’è da dire che il posto dentro è angusto. Molto ben illuminato, con pannelli, luci, vetrate che andrebbero mostrate a tanti negozi e ristoranti fiorentini. Quanto bel marketing. Ma il locale rimane stretto nei suoi passaggi. Indi per cui, quando è affollato è un po’ scomodo. Fra l’altro mi sono chiesta se – come a volte capita nelle inaugurazioni – stessero regalando o facendo assaggiare qualcosa gratis, dal momento che la gente usciva con borsate di cibo. Invece no. Tutti compravano. E dire che non sono tutte cose a buon mercato. Mi aspettavo un posto più lussuoso. Invece è una bella gastronomia, ma non la definirei “luxury”.
Un altro caso di successo, al di là della crisi. Ma una volta oltrepassata la soglia di ingresso se ne comprende il motivo.
Com’è Eataly al suo interno?
Il negozio è diviso fra reparti dove fare la spesa (la macelleria, la frutta e verdura, la pasta, le marmellate, i biscotti, ecc.) e le zone dove mangiare.
Non si mangia a tutti gli orari, ma comunque ci sono molte possibilità. Il lampredotto (con Luca Cai!) si può mangiare dalle 10 alle 22.
Idem la pizza: si può mangiare dalle 10 alle 22. Come costi si parte da 6.50 € per una Margherita.
Se invece volete un primo caldo il pranzo va dalle 12 alle 15.30 e la cena dalle 19 alle 22. Idem per carne e pesce, e le verdure.
Quanto costa mangiare da Eataly?
Un primo caldo con pasta di gragnano e sugo di terra costa 6.50 €, una tagliata 15.50 €, un’insalata 8.50 €. Un tagliere di formaggi o di salumi 9 €. Una piadina 7 €.
Oggi era aperto solo il piano terra con gli sgabelli davanti ai vari stand. Nella parte alta c’è un vero e proprio ristorante, con percorsi cultural-gastronomici. Ma era off limits.
Oltre al cibo c’erano prodotti di bellezza e libri. Principalmente libri di cucina, ricette, del territorio, diete. Ma anche qualcosa di Renzi (Farinetti è uno dei principali supporter) e di altri personaggi di rilievo.
Apprezzo la capacità espositiva della merce: cartelli che spiegano l’unicità del territorio toscano, dei prodotti tipici (dal cioccolato, alla pasta, passando per conserve, succhi e anche acqua). Leit motiv è l’eccellenza, ma non ho avuto il tempo di controllare se ci fossero grandi assenti. Del resto so già che tornero’ con calma.
Un ennesimo punto vendita di grande distribuzione. Carino e con molte positività . Ma è sempre gdo. Ne abbiamo bisogno? Noi piccolini noi agricoltori dobbiamo chiudere la filiera. Noi l’abbiamo già fatto con un vero e proprio farmer shop. Forse modesto ma pieno di passione.
Che dirti.. da una parte ho visto un bel lavoro di valorizzazione dei prodotti del territorio, anche di realtà piccole. Dall’altra capisco perfettamente il tuo punto di vista. Dal punto di vista turistico ben venga un punto di cibo di qualità nel centro di Firenze per mostrare ai turisti che esiste altro rispetto all’Hard Rock e al McDonald.
Grazie comunque del tuo commento!
Nel complesso Eataly mi è piaciuto anche se come dici tu è soffocante. Al piano “attico” c’è una discreta scelta di vini ma quei tavolini all’aperto sotto alle finestre condominiali.. bè, lasciano a desiderare. Molti prodotti mi sono piaciuti perchè già li conoscevo, tra cui alcune zuppe di Prato. Mi è piaciuto il gelato Làit fatto al momento – super bio – finalmente un vero gelato! 🙂
E’ vero che locali del genere rubano il lavoro ai piccoli, ma al momento sono gli unici che danno lavoro.
🙂