29 Luglio 2013 • Nessun commento
La ciccia e il vino a Vigliano
Vino e degustazioniVenerdì scorso ho preso parte a un evento organizzato dai ragazzi di DeGustibus, un’associazione che vuole promuovere il cibo buono (e sano) e la riscoperta del territorio. Hanno una certa attenzione al biologico, al km zero e ai piccoli produttori, e organizzano regolarmente incontri e degustazioni presso le aziende. Quella di venerdì era una serata presso l‘azienda vinicola Vigliano, che avevo già visitato in passato.
La serata – o dovrei dire il pomeriggio – prevedeva la possibilità di un tuffo in piscina, seguito da aperitivo, sempre a bordo piscina, poi visita della cantina e infine cena con grigliata mista. Come potevo mancare?
L’aperitivo era proprio a bordo vasca, dove erano stati allestiti tavolinetti e cuscini per sedersi, volendo, con i piedi in ammollo. E non solo quelli, finalmente un aperitivo a bordo piscina, dove è previsto il bagno!
Nell’aperitivo c’era pecorino fresco, verdure dall’orto, fettunta, crostini vari con pomodori, mozzarella di Bufala appena arrivata, crostini con acciughe, un assaggio di affettati bio, insalate miste e un bel melone. Il pane, buonissimo, era del forno di San Casciano.
L’aperitivo era accompagnato dall’ottimo vino L’Erta Chardonnay, che ebbi modo di scoprire molto tempo fa presso il ristorante Enotria.
Verso le 19 Paolo Marchionni, il titolare, ci ha guidato nella visita della cantina dell’azienda, raccontandoci che cosa significa ricercare ogni anno l’eccellenza rispettando la natura di un vino. Ci ha fatto partecipi della filosofia di Vigliano, azienda che ama il mondo del biologico e biodinamico. Mi è piaciuto quando ci ha raccontato che dietro a un vino, si deve sentire la personalità di chi lo ha fatto.
Carina (e fresca!) la barricaia con la parete di pietra naturale, che dona umidità alla sfilza di barrique e tonneau.
Alle 20 siamo tornati sù, dove il “povero” Stefan si occupava della griglia, incurante del caldo. Verdure, rosticciana, e bistecca per tutta la tavolata, apparecchiata in mezzo al prato.
A questo punto ovviamente abbiamo dato via libera anche ai rossi, con il Rosso Vigliano e L’Erta Sangiovese.
Mentre i bambini scorrazzavano in lungo e largo, noi abbiamo cominciato a goderci la brezza che – finalmente – si alzava dalla campagna. Beh certo c’era qualche zanzara, ma credo che nessuno si sia lamentato.
Appena diventato buio l’atmosfera si è trasformata, diventando quasi magica, con le lanterne colorate sul tavolo.
Per concludere i biscotti dell’Antica Dolce Forneria di San Casciano, cocomero e Vin Santo.
Costo della serata: 30 €
Ecco la gallery: