22 Marzo 2017 • Nessun commento

La Cucina di Pescepane

In Sant’Ambrogio ha aperto oggi, dopo l’anteprima stampa, un nuovo spazio per gli amanti del pesce: la Cucina di Pescepane. Forse ricorderete l’apecar Pescepane, ovvero il furgone di street food che girava Firenze – io lo racconto sempre ai miei studenti in aula, come esempio virtuoso di narrazione itinerante su Twitter – beh, vista l’esperienza felice, che gli ha portato ad avere un furgoncino parcheggiato in Lungarno del Tempio, da aprile a ottobre, e un altro per gli street food festival, i due soci Gianni Pierattoni e Tommaso Giovannini, più altri amici, hanno deciso di aprire un’attività più stabile: la Cucina di Pescepane.

Cosa si mangia

La formula è simile: piatti semplici, ben curati, non troppo elaborati, che partono dal pesce e, quasi sempre, dal pane, per pranzi leggeri e sfiziosi, da consumarsi in loco o con formula take away. Il punto di forza è il fritto, ma si aggiungono proposte golose come la parmigiana di mare, le tartare, i crostini e qualche piatto del giorno, come riportato nella lavagnetta a parete.

Il menù non è diviso in antipasti, primi piatti, secondi… ma in portate, che possono essere ordinate secondo il proprio gusto. Al momento dell’ordine infatti, si può decidere se si desidera prima una zuppa o dei crostini, se il fritto o la pappa al pomodoro.

Non troverete la pasta per vari motivi: un po’ per distinguersi dai tanti ristoranti di pesce a Firenze, dove ormai è facile trovare uno spaghetto allo scoglio o un risotto di mare. Un’altra ragione è dettata dalla vocazione di cibo da asporto: la pasta mal si addiceva al take away. Ma c’è anche la voglia di rivalutare le zuppe, sia calde che fredde, che appartengono alla nostra tradizione culinaria. Ecco quindi che troviamo la crema di ceci e polpo, accanto alla zuppa del giorno che oggi era a base di patate, asparagi e cozze.

Le verdure provengono dal vicino Mercato di Sant’Ambrogio: la mattina si fa la spesa e in base alla stagionalità vengono proposti piatti del giorno.

Cosa ho mangiato

Io ho provato un’ottima panzanella croccante con cozze sgusciate e misto mare del giorno. Molto saporita!

A seguire non potevo non provare il mio amato baccalà, qui proposto anche in tartare, su letto di zucchine e accompagnato da un assaggio di hummus, pomodorini, patè di olive. Buono.

Come dolci hanno avuto la bella idea di fare una partnership con Carapina che qui propone i suoi deliziosi sorbetti, per ora in versione semplice ma vedremo in futuro… e un ottimo mini zuccotto.

L’ambiente

Gli arredi sono semplici, vogliono ricordare l’atmosfera di mare, a partire dal delizioso color Tiffany usato per le pareti e il ripiano dei tavoli. Ulteriore elemento marinaro sono le lampade, ottenute da nasse originali commissionate a un pescatore di Sassari, trovato su Internet!

La cucina quasi a vista, un piccolo corridoio che porta ai servizi, una manciata di tavoli… questo è l’ambiente: in tutto sono 28 coperti, almeno finché il Comune non concederà il dehor esterno.

L’apparecchiatura simpatica, anch’essa informale, con la tovaglietta dove spiccano i rimandi ai social networks (bravi!) e il vasetto di ramerino. Ho sempre apprezzato l’immagine coordinata di questa realtà; solo oggi, parlando con uno dei due soci, ho scoperto che lavora nell’ambito della pubblicità. Ecco perché tanta attenzione a colori, logo, scritte. L’altro socio invece proviene dal mondo della ristorazione.

Dove si trova La Cucina di Pescepane? in via Carducci, ovvero la strada che parte dalla Chiesa di Sant’Ambrogio e va in direzione di piazza d’Azeglio, passando dietro la Sinagoga. In questi spazi prima c’era un bar.

La Cucina di Pescepane è aperto a pranzo e cena, tranne il lunedì.

Oggi, nonostante fosse il giorno ufficiale di apertura era pieno!