20 Gennaio 2016 • Nessun commento

L’Accademia dei Georgofili

Libri

Dopo le vacanze natalizie, mi è capito di recarmi per lavoro all’Accademia dei Georgofili, un’istituzione storica a Firenze, che è tristemente passata alla cronaca internazionale per l’attentato del 27 Maggio 1993.
Ho avuto l’onore di conoscere il prof. Maracchi, presidente dell’Accademia, nonché pregiato climatologo – è stato il fondatore del Lamma!!! – che mi ha sorpreso non poco, oltre che per la sua cultura, anche per l’approccio che ha mostrato verso le nuove tecnologie. Ce ne fossero di illuminati così.

libri antichiMa non voglio parlare di lui, quanto piuttosto dell’Accademia, che ho potuto visitare in quell’occasione. E’ curioso come un luogo che vanta origini così datate, sia poi oggi deputato a luogo di discussione di tematiche molto attuali. Se penso a tutta la questione dell’OGM, alle polemiche di sovra o sotto produzione agricola, alla disponibilità dell’acqua, alla riduzione delle superfici agricole, alle regolamentazioni europee e molto altro. Sarei curiosa di sapere cos’hanno detto dopo la dichiarazione dell’OMS sulla carne rossa!

E’ uno degli intenti dello Statuto quello di promuovere studi, ricerche, discussioni, esperimenti, ecc. per contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni all’agricoltura. Oltre a ciò organizzano convegni, tavole rotonde, corsi e pubblicano studi e inchieste.

libriSarebbe bello che quanto viene discusso dagli accademici – sparsi su livello nazionale e anche internazionale – assolutamente senza fine di lucro, venisse poi quantomeno preso in considerazione da chi è incaricato di scelte politiche ed economiche.

L’Accademia dei Georgofili: le origini

Come forse qualcuno saprà l’Accademia ha una lunga storia: è stata fondata infatti nel 1753 ed è la più antica Istituzione nel suo genere. Già dal nome si capisce il suo intento: gheorgéo in greco antico vuol dire fare il contadino, l’agricoltore, o anche l’agricoltura; phìlos significa amico, amore, gradito. Ecco quindi che i Georgofili sono coloro che si riuniscono per il bene dell’agricoltura, insomma gli “amici dell’agricoltura”.

presidenti accademia georgofiliUna curiosità: sulle scale dell’Accademia sono conservati ritratti di tutti i presidenti, a ritroso nei secoli, tranne che per il suo fondatore, Ubaldo Montelatici, del quale purtroppo non sappiamo che aspetto avesse. C’è invece quello di Francesco Guicciardini, politico, ministro, sindaco di Firenze e appunto presidente dell’Accademia a inizio secolo.

corrispondenza 1800Al suo interno, in stanze che si snodano in vecchi palazzi, come in un labirinto, sono conservati libri pregiati di grande valore, riviste, corrispondenza, documenti, e trattati normalmente non accessibili all’esterno, se non a studiosi o persone che ne richiedono la consultazione per motivi straordinari.

documenti accademia georgofiliUn patrimonio dal valore incommensurabile, che spesso a noi fiorentini è ignoto, e paradossalmente ci sono studiosi che vengono dall’altra parte del pianeta per consultare quel tal volume o documento.

biblioteca georgofili

L’archivio storico – dal 1753 al 1911 – conserva oltre 12.000 documenti e circa 8.000 lettere. Ci sono memorie, saggi, atti, acquarelli… La biblioteca con oltre 70.000 volumi fra monografie, opuscoli e periodici, è suddivisa fra più sedi, inclusa quella in piazza Alberighi e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

erbarioMuoversi in queste stanze, è come fare un viaggio nel tempo. Ho potuto vedere un erbario del 1613, bellissimo. Ancora molto ben conservato.

libri rariE anche un libro unico al mondo, ovvero un trattato sulla panificazione del 1770 di Saverio Manetti, con le note dell’autore: appunti, correzioni, fogliolini, schizzi!

trattato sul paneIn una vetrinetta è conservato anche un incunabolo – ovvero un volume realizzato con i caratteri mobili prima del 1500 – con alcuni consigli sull’agricoltura.

incunabolo firenzePurtroppo non tutti i libri sono in buono stato: fra alluvioni e bombe, ne hanno viste di tutti i colori. Del doloroso atto vandalico del 93 resta testimonianza su alcuni libri, purtroppo irrecuperabili, oltre che sulle mura esterne del palazzo.

La buona notizia è che a seguito di quel tragico evento, si sono mobilitati tantissimi volontari, sia nell’immediato, che negli anni successivi: donazioni, e altre iniziative che hanno permesso di ricomprare o restaurare i volumi originali.

Anche la Sala del Consiglio ci ricorda quanto successo: la statua di Cosimo Ridolfi, modello in gesso del monumento in Santo Spirito, donato nel 1898 ai Georgofili dall’autore Romanelli, fu completamente sbriciolata dall’esplosione e quindi restaurata pesantemente (il braccio sinistro era completamente distrutto).salone accademia georgofiliInsomma ho potuto conoscere un luogo incredibile, che ancora una volta mi rende orgogliosa di vivere a Firenze.



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