27 Aprile 2018 • Nessun commento

L’alveare che dice sì: provato!

Vita da blogger

Ho parlato dell’Alveare che dice sì diverso tempo fa, ma non l’avevo mai provato, né tantomeno recensito. Siccome di recente ho deciso di provare ad acquistare tramite questo sistema e mi è molto piaciuto, ho deciso di parlarne sul blog.

La spesa a km zero

Di che si tratta? è una sorta di gruppo di acquisto, organizzato con produttori locali per sostenere appunto l’agricoltura a km zero. L’idea nasce in Francia nel 2011, poi esportata in Italia. Ad oggi ci sono oltre 900 “alveari” in Francia, Spagna, Italia…contagiando più di un milione di persone in Europa.

A Firenze me ne hanno parlato la prima volta Chiara Brandi aka Forchettina Giramondo e Gaia di Ginger Gluten Free, che sono nell’organizzazione. Di base tramite un sito online, è possibile scegliere prodotti direttamente dal produttore, che poi possono essere ritirati in uno degli alveari a Firenze.

Al momento a Firenze ce ne sono diversi: a Firenze Sud / Gavinana, a Campo di Marte e sui viali vicino Piazza Beccaria (Le Murate). E’ l’ideale per chi vuole mangiare sano e sostenere le imprese locali, ed è anche piuttosto comodo. Si ordina online e si ritira una volta la settimana, direttamente dalle mani di chi produce.

Nel mio caso ho scelto il ritiro all’Alveare di Firenze Sud presso le Follie di Romualdo. Ho fatto la spesa entro il martedì e poi il giovedì ho ritirato il tutto.

Frutta, verdura e molto altro

Sul sito non ci sono soltanto frutta e verdura, bensì anche carne, formaggi, miele, farine, birre artigianali, vino e saponi.

Il sito è ben fatto perché per molti prodotti ti spiega le caratteristiche, quali le proprietà nutritive, o le differenze fra un tipo di ortaggio e un altro, per esempio i vari tipi di carciofi, distinguendo fra quelli adatti al pinzimonio, piuttosto che alla cottura.

Ci sono anche i dolci, alcuni persino vegan! (vengono da Gualtieri di Porta Romana).

La cosa bella è che ti introduce chi sono i vari produttori, rigorosamente entro i 35 km di distanza.

Chiara e Gaia li hanno visitati tutti, per essere sicure che lavorino davvero secondo principi etici e di agricoltura sostenibile. Per ognuno di essi è riportata una breve storia e i prodotti in vendita (che possono variare).

Fra i prodotti che ho assaggiato, ho trovato squisita l’insalata, al punto tale da poterla quasi mangiare senza condirla! Buoni anche i broccoli – l’ha confermato anche mio figlio di 3 anni – e le uova, ovviamente con un sapore diverso rispetto a quello della grande distribuzione.

A volte, nel punto di ritiro, c’è qualche produttore con cui parlare. Nel caso di aziende vinicole anche da poter assaggiare in loco. Quando sono andata io c’era l’azienda agricola La Querce dell’Impruneta. Ottimo il loro Canaiolo!

Questo il sito: https://alvearechedicesi.it

Questi i social networks:

Facebook: https://www.facebook.com/LAlveareCheDiceSi

Instagram: https://instagram.com/alvearechedicesi



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