29 Gennaio 2016 • 1 commento
Macinata – Sarti di Burger
Mangiare fuori • RistorantiVe l’avevo promesso, che dopo aver provato Briscola, sarei tornata anche qui. Così domenica scorsa, complice una soleggiata giornata invernale, sono andata in centro – l’obiettivo era visitare la mostra a Palazzo Strozzi che chiudeva lo scorso weekend, ma vista la coda ho desistito – per godermi la mia città. Prima ci siamo concessi una bella passeggiata a tre per le strade del centro incredibilmente deserte (si sono riempite nel pomeriggio), poi quando la fame ha fatto capolino, ci siamo diretti nella ormai nota via del Campidoglio. Alla fine s’è fatto come il Nardi che di presto fece tardi, e siamo arrivati alle 14.30. Per fortuna che chiude alle 15! Aggiornamento: questo ristorante ha chiuso.
Il nome Macinata Sarti di Burger, anche in questo caso piuttosto elaborato, segnala la voglia di realizzare un hamburger su misura per il cliente, sia nel senso delle dimensioni, dal momento che si possono ordinare porzioni di carne di diverso peso (fino a 300 grammi!), ma soprattutto nel senso degli ingredienti, delle salse, del pane, della cottura e del contorno. Ci sono così tante opzioni di scelta che può essere ardua scegliere!
Nei cartelli appesi dentro al locale, c’è dichiarato che si possono fare 1.000.000 di combinazioni diverse, oltre a tante altre cose.
Quando entri ti consegnano un fogliolino con tutte le caselle da barrare, per effettuare l’ordine, insieme a uno strano oggetto che vibra quando il tuo burger è pronto. Ci vuole più tempo a decidere cosa si preferisce, che a ricevere l’hamburger pronto.
Le carni sono essenzialmente 3: la classica bavarese, il Black Angus di origine irlandese, e il manzo di origine uruguaiana, più grassa e saporita. Arrivano in sede a “pezzi” interi, con le etichette che ne dimostrano il tracciamento della provenienza, dopodiché vengono messe nel tritacarne e macinate. Poi la ragazza in cucina pesa i singoli pezzi, a seconda di quanta carne vuoi nel tuo hamburger; volendo il cliente può assistere a questo passaggio tramite il varco per la consegna dei panini, così da verificare che nessuno bari sulle dosi. Ovviamente c’è anche il burger veggie per chi non vuole mangiare carne.
Si può scegliere anche il tipo di pane: se integrale, classico o con sesamo. E il contorno da abbinare: se patatine o anelli di cipolla, da accompagnare con un tris di salsine, disponibili fra una ricca varietà (questo è stato il punto più difficile sul quale decidermi).
So che siamo abituati a pensare agli hamburger come junk food, anche a se a Firenze da tempo si cerca di ribaltare un po’ questo concetto, proponendo ingredienti selezionati. Devo ammettere che in molti ristoranti dove ho assaggiato gli hamburger con tali pretese, al di là della presentazione molto curata, a volta proprio scenosa, non sono rimasta impressionata. Qui è successo l’opposto: la presentazione e l’arredamento sono più da diner americano, con tavoli spogli dove troneggiano solo ketchup e mayonese, i burger serviti su vassoietti di carta, e le salse in bicchierini di plastica, ma la qualità degli ingredienti eccome se l’ho sentita. Insomma l’hamburger era buono. E così pure la patatine, che all’aspetto erano sottilissime.
Raramente ho provato il desiderio di ordinarne un altro, magari cambiando gli ingredienti. Anche perché nel menù ci sono cose non banali, come la salsa guacamole o il patè di olive o la crema di asparagi. Nel mio ho fatto mettere i pomodorini secchi!
Anche per quanto riguarda il formaggio da inserire dentro l’hamburger, oltre all’inglese cheddar – quel formaggio giallo scuro a pasta dura che si taglia a fette – troviamo formaggi nostrani come la mozzarella, la provola, ecc. Insomma possiamo farci un hamburger più a misura italiana. Io ho fatto una via di mezzo fra tradizione e innovazione.
Ultima nota: mentre eravamo lì, accanto a noi c’era una ragazza con un bellissimo labrador. E’ bello che facciano entrare i cani in un ristorante del genere. Potresti pensare che con tutta quella carne, cominci a sbavare o abbaiare, e invece è stato buonissimo. Anche quando mio figlio di 8 mesi gli ha fatto un acuto degno della Callas a meno di 2 cm dalle sue orecchie, non ha battuto ciglio. Qui intravedete la sagoma della testa del cane (davvero un bell’esemplare).
Macinata Sarti di Burger
Via del Campidoglio, 12R, 50123 Firenze
Telefono:055 286103
Orari: Aperto a pranzo (12.00–15.00) e a cena (19.00–23.00)
Pane duro e vecchio, patatine fritte nell’olio delle onion rings quindi dolci e cipollose. Per 18 euro (hamburger + birra da 33 cl) ci si aspetterebbe qualcosa in più. Sconsigliatissimo
Tommy