4 Febbraio 2016 • 3 commenti
Museo dell’Opera del Duomo
Musei e monumentiFinalmente trovo il tempo di raccontare la bellissima visita che ho fatto, insieme a “Elaiza cuore viola”, al nuovo Museo dell’Opera del Duomo. I lavori di ristrutturazione costati ben 45 milioni di euro, hanno ridato lustro a questo museo, che comunque aveva già beneficiato di un restauro poco prima del 2000, rendendo disponibili al pubblico oltre 750 opere fra statue, quadri e rilievi. L’inaugurazione ha avuto luogo a fine ottobre 2015 ed era da allora che mi riproponevo di andare a vederlo. Avevo sentito raccontare di quanto fosse scenografico, tale da renderlo probabilmente il museo più bello di Firenze. E infatti non mi ha deluso. Anche grazie alla guida che ci ha accompagnato: Elisa è molto brava, perché unisce una buona preparazione in materia a tanta passione, che le consente di fare questa attività come lavoro extra, rispetto alla sua occupazione tradizionale e all’essere mamma di due bambini, il tutto condito da una verace ironia e un linguaggio colorito tipico di una fiorentina doc.
Veniamo al museo: l’ingresso è sempre in piazza Duomo, sul retro, e si compone di due edifici: a quello già esistente è stato inglobato un pezzo dell’ex teatro degli Intrepidi, creando uno spazio enorme per un progetto davvero di grande impatto. Inoltre, con i nuovi lavori, l’hanno reso tutto a prova di disabile, con ascensori esterni e rampe, e infatti io ho potuto fare la visita con mio figlio di 9 mesi in carrozzina, senza alcun problema.
La parte iniziale del percorso museale racconta la storia e le tappe della costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, che comincia nel 1296, sopra i resti di Santa Reparata. Il progetto è affidato a Arnolfo di Cambio, che in pochi anni trasforma Firenze grazie al Duomo, Palazzo Vecchio, Santa Maria Novella e Santa Croce – almeno se ci basiamo su quello che sostiene Vasari, perché alcuni storici sono in disaccordo per esempio su Santa Maria Novella, assegnata a due frati architetto già nel 1218 – sta di fatto che questo architetto nato a Colle Val d’Elsa, nella nostra città lascia decisamente il segno. Ovviamente muore senza vederla terminata.
Fra gli architetti che ci hanno lavorato risulta anche Giotto, che infatti fa costruire il Campanile nel 1334. Dopo di lui Andrea Pisano, Francesco Talenti… e tanti altri. Nel 1404 arriva Ghiberti che si occupa della vetrata. La cupola come è noto viene affidata a Brunelleschi, vincitore del concorso, nel 1418. Alla realizzazione del Duomo lavorano anche Paolo Uccello, Luca della Robbia e Donatello, che realizzano due splendide cantorie poi rimosse.
La storia dei vari interventi è lunga e vede coinvolti molti artisti più o meno noti. E’ curioso che la facciata come la conosciamo oggi è molto recente; dopo vari concorsi, è soltanto nel 1871, dopo l’Unità d’Italia che il Duomo di Firenze vede l’inizio dei lavori di costruzione della facciata, che terminano nel 1887.
La sala più incredibile è quella che occupa appunto l’ex teatro: hanno ricostruito l’antica facciata del Duomo di Firenze, che come detto stata terminata a distanza di 6 secoli. Molto suggestiva.
Nella sala trovano posto anche gli originali delle splendide porte del battistero: la porta Nord e la porta del Paradiso, rimosse da piazza Duomo e sottoposte a restauro dopo i danni dell’alluvione. Curioso che per fare la Porta del Paradiso ci siano voluti 27 anni e per restaurarla ben 33!
Ho trovato anche appropriato il posto della Pietà di Michelangelo, ricordo che la vecchia collocazione non mi piaceva, finalmente si è data la giusta importanza a questa opera, forse meno importante rispetto al David, ma parimenti affascinante, nonostante l’artista la detestasse al punto tale da volerla distruggere.
Degna di nota la sala con la storia e i segreti della Cupola del Brunelleschi, con il modellino della doppia cupola sospesa e la maschera con il calco del volto di Brunelleschi.
Bella anche la sala lunga e stretta con le statue rimosse dal Campanile nel 1937 – fra le quali spicca quella di Donatello, e le formelle rimosse fra gli anni 60 e 70.
Conclude la visita, un salto in terrazza, all’ultimo piano, per ammirare il Duomo e la cupola da così vicino, da poterli quasi toccare con un dito.
Ho fatto diverse visite e tour con Elaiza, come questo a giro per Firenze. Trovo che sia una delle guide più competenti, ispirate e divertenti che io conosca!!!
grazie carissima 🙂
per tutti i lettori, se qualcuno volesse essere inserito nella mia mailing list così da essere aggiornato sui prossimi tour può scrivermi a elisacuoreviola@hotmail.com
ciao!
Fatelo! ne vale la pena. 🙂
Il museo è veramente bello e i lavori di ristrutturazione sono stati lunghi ma ben eseguiti.Tuttavia vorrei fare un’osservazione: il biglietto di ingresso costa 12 Euro, quello per gli Uffizi costa 8 Euro. E’ vero che con lo stesso biglietto si può accedere anche alla mostra di Palazzo Strozzi e al Battistero (entro 24 ore), ma mi pare veramente caro, questo senza nulla togliere alla bellezza del posto. Certo la comunicazione ha un fatto un bel lavoro e si sa quanto conta oggi la comunicazione ….