8 Luglio 2019 • Nessun commento

Net Records

Lavoro

Firenze non smette mai di sorprendermi. Tempo fa ho ricevuto una telefonata da un vecchio amico che mi dice “vienimi a trovare, voglio mostrarti un posto che non conosci“. Così, mi segno l’indirizzo, dalle parti dello Stibbert, zona piazza Leopoldo, e una mattina di fine giugno arrivo davanti al cancello della Net Records, nonché, vedo sul campanello, della sede della Corrado Tedeschi Editore.

NB non c’è più lo spazio eventi ma se cercate qualcosa del genere:

E scopro una bellissima location all’interno di un grande parco (!) dove un tempo c’era la sede di una importante Casa Discografica fiorentina, protagonista della scena musicale italiana degli anni ‘60.

sala spazio eventi

La storia di questo posto

Qui aveva la sede la NET RECORDS, una casa discografica fondata nel 1959 da Corrado Tedeschi.

da casa discografica a spazio eventi

Corrado Tedeschi è stato un editore illuminato e innovativo – lanciò la rivista Nuova Enigmistica Tascabile nel 1945, con in allegato un 45 giri flessibile! – ma anche un industriale coraggioso, che decise di fondare la NET Records, una vera e propria casa discografica per fare concorrenza all’industria musicale milanese.

Doveva aver fiuto se riuscì ad accalappiarsi come primo disco una certa Baby Gate, che i più grandi di età sanno essere lo pseudonimo di Mina. In altre parole fu qui che una Mina giovanissima e ancora non così famosa, incise il suo “Passion Flower” che ebbe un successo travolgente. Per gli amanti del genere, potete ammirarne una copia in loco.

primo disco di Mina Baby Gate

Da lì, una serie di idee geniali e la tenacia di Corrado Tedeschi (leggetevi la storia sul sito è bellissima) portarono alla crescita della Net Records, con collaborazioni importanti, oltre a Mina, Wilma De Angelis, Battiato e altri, e l’ampliamento ad altri generi, dall’opera lirica ai cori degli alpini, passando per le canzoni patriottiche. Al punto che venne avviata la produzione in proprio.

Da una parte c’era la tipografia per la stampa delle riviste di enigmistica, dall’altra il capannone con le attrezzature e le salette per la registrazione dei dischi in vinile.

Per un po’ le cose sono andate bene, purtroppo la tecnologia non perdona e l’arrivo dei 33 giri (!) ha fatto tramontare l’epoca dei dischi a 45 giri. E a seguire, diversi decenni dopo, fu chiusa anche la casa discografica.

La produzione di riviste di enigmistica invece non ha conosciuto crisi, oggi la Corrado Tedeschi Editore è fra i leader di mercato, ma in tempi molto recenti la parte della stampa è stata esternalizzata.

Fra tavolini a forma di 45 giri, vecchi manifesti di concerti e chitarre appese, l’atmosfera è ben oltre che vintage.

La cosa che mi ha entusiasmato di più è che si respira l’anima di ciò che è stato. Si sente la musica, l’arte, e tutto il movimento di persone…

Bellissimo il parco verde esterno, incredibile considerato che siamo in città.



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