5 Dicembre 2013 • 4 commenti
Nudo
TeatroSegnalo uno spettacolo che si tiene al Teatro di Cestello questo fine settimana, con Maurizio Lombardi, “un vero genio del teatro” come lo ha definito un caro amico. Se volete evadere dalla frenesia pre-natalizia ecco un modo diverso di passare un sabato sera o una domenica pomeriggio. Il costo è accessibile, la storia è attuale.
NUDO …. come mamma cià fatto
Vedremo un giovane padre alle prese con gli adolescenti di oggi. Sua figlia, la “Francy”, tutta dieta e moda che insieme alle sue amiche la “Jessy” e la “Dany” vanno in discoteca, Nonno Gualtiero di 80 anni suonati naviga su internet come un hacker e vuole andare in televisione. Marta la moglie a risolvere i problemi della famiglia Marc il tifoso della curva fidanzato con la figlia, tutto muscoli e palestra, Il figlio Matteo pieno di brufoli e video games alle prese con la sua prima ragazza. Ci sará anche una sezione sui SUPER EROI, Iron Man , Hulk ecc ecc … in dialogo con il pubblico. E poi la mania del calcio, la moviola della domenica, i documentari degli animali, E ancora cosa desidera la donna da un uomo? L’uomo che dialoga con il suo sesso…e molti altri personaggi..
Da cosa ha preso ispirazione il regista Maurizio Lombardi?
Ho scritto personalmente i testi dello spettacolo, attingendo a quello che è il mio mondo, fatto di tradizioni, nonne e nonni, personaggi assurdi incontrati nei bar, a teatro, per strada, uno spettacolo che mette in primo piano l’incomunicabilità che si ha proprio nell’era della comunicazione con internet, facebook, i cellulari. Proprio l’episodio iniziale che vede un padre alle prese con sua figlia adolescente e tutto quello che ne consegue è la porta di accesso a questo spettacolo e la voglia di divertire e divertirsi la base di tutto il mio lavoro d’attore. Tutta la gamma e i colori che la grande commedia della vita ci offre sono riportati in scena con uno stile fresco e ironico che fonde corpo e voce. Un eclettico esercizio di stile, tra comicità, poesia e musica, un gioco di puro divertimento adatto ad ogni età. L’anima torna a NUDO come in origine era e come dovrebbe rimanere…per andare oltre l’ovvio delle certezze.
6, 7, DICEMBRE 2013 ORE 20:45 – 8 DICEMBRE ORE 16:45
Si prenota a prenotazioni@tetrocestello.it Il biglietto costa 15/13 €
Uno spettacolo assolutamente sensazionale: teatro allo stato puro, distillato di vera arte. Non esistono oggi animali da palcoscenico come Maurizio Lombardi, per lui non ci sono limiti espressivi, è impressionante come usa la voce e il corpo, come passi da un registro comico a uno drammatico. Il testo finale è suo, e così si chiude il cerchio. Nelli era presente in sala, evviva!
Questa sera sono stata a vedere lo spettacolo. Devo dire che Maurizio Lombardi è molto bravo, espressivo e coinvolgente.
Ciò nonostante, ho faticato a trovare il filo logico nella “trama” dello spettacolo. Avrei preferito che scegliesse una strada (ad esempio i personaggi della famiglia) e che la seguisse e sviluppasse fino in fondo; invece di accostare scenari e storie diversi nei quali (probabilmente è un mio limite) non ho trovato il legame.
Ciao Paola anche io ci sono andata (venerdi). trovo che Maurizio sia molto bravo e abbia diversi spunti interessanti (come l’esempio dei Modelli anni ’70-80-90…). Concordo che a volte ci sono degli sketch che seppur validi sono meno inerenti. Credo non sia mai facile quando sei contemporaneamente attore, sceneggiatore e regista. Rischi di “innamorarti” dei tuoi personaggi. Comunque questo attore è stata una scoperta! 🙂
Mi trovo molto con il tuo commento anche io Paola.
Ho visto nel “Lombardi attore” un assoluto genio, un fuoriclasse, uno che veramente vale la pena vedere..
Purtroppo non ho la stessa opinione sul “Lombardi sceneggiatore”, troppo avulso dalla realtà, talmente tanto alla ricerca dell’esagerazione dei personaggi da togliere senso alla trama e quindi allo spettacolo stesso.
Una nota a parte per l’ultima scena (Il partigiano a Firenze e l’amico d’infanzia):
Tema toccante, ambientato a Firenze, storia di fiorentini.
Una narrazione che (secondo me) cercava di far immedesimare lo spettatore nella storia stessa del protagonista: il nipote alle prese con uno zio partigiano.
Anche in questo caso, bello il tema, belle le parole, bella la performance dell’attore, ma caotico il filo logico della trama nel raccontare la storia.