3 Febbraio 2016 • Nessun commento
Nuovo menù da Pescatore
RistorantiQualche settimana fa sono tornata a cena da Pescatore in piazza del Carmine, per provare il nuovo menù. Ho scelto un martedì sera perchè c’è il lavaggio strade e quindi si trova posto facilmente con la macchina anche nei pochi posti rimasti nella piazza dopo la pedonalizzazione. Inoltre amo le serate tranquille, di solito il sabato sera i ristoranti sono sempre troppo affollati.
Ho notato che nel periodo di chiusura devono aver fatto dei lavori, perché hanno spostato il bar nella sala in fondo e cambiato alcune cose. O forse non avevo notato io l’illuminazione? Carine per sempio le abat-jour usate sui tavoli, che possono essere regolate d’intensità a seconda che preferiate più o meno luce sul tavolo. Ovviamente resta un luogo molto d’atmosfera, adatto a cene intime, dove poter chiaccherare senza confusione, con la musica giusta e sedute comode.
Appena seduti ci è stato portato un bicchiere di bollicine niente male, uno champagne dal perlage persistente molto adatto a una cena a base di pesce: Alexandre Bonnet. Non lo conoscevo, e mi è piaciuto.
Dopo qualche istante il benvenuto dello chef: un gamberetto “filato” in pastella di riso, da immergere in un bicchierino di acqua di cottura del polpo. Ho pensato: “si comincia bene!”.
Nel nuovo menù, molto meno artistico nel formato (il precedente sembrava l’espressione di un artista futurista di inizio secolo), ma sicuramente più semplice da consultare, oltre a poter scegliere alla carta, c’è il menù degustazione, composto da più portate. Ho deciso di affidarmi all’estro di Daniele, elencando solo le cose che non mangio, e rilassarmi in attesa delle sorprese.
Il primo piatto, un bel crudo, con sgombro, capasanta, tonnetto, branzino, scampo e ostrica. Tutto freschissimo. Sul crudo non si può mentire: se il pesce non è buono si sente. Mi era rimasta la voglia di provarlo, perché l’altra volta che avevo cenato qui ero incinta e non potevo mangiare pesce crudo.
Il piatto forte di Daniele – il polpo – non mi ha deluso: proposto arrostito con crema di patate, e in abbinamento al pluripremiato gorgonzola Cameri, era favoloso. Il polpo come di consueto era tenerissimo e saporito e il legame con il formaggio, incredibile, era azzeccato. Ne avrei potuto mangiare una tonnellata.
Interessante la capasanta alla piastra, adagiata su una crema di carciofi e liquirizia, servita in una ciotolina con coperchio. Quando si affonda la forchetta, o il cucchiaio, ci si rende conto che è stato “ricostruito” il carciofo, ma con la capasanta in cima al posto del cuore del carciofo.
Spiazzante il risotto con giallo carbonara ovvero con carpaccio di gamberi: il riso ha una cottura decisamente insolita, che forse non tutti i palati gradiscono. Ma non mi è dispiaciuto.
Molto più tradizionali gli spaghetti al vesuvio con vongole, ottimi. Ci hanno spiegato che è stato scelto il pomodoro vesuviano, che cresce appunto sul celebre vulcano, perché ha un retrogusto carbonifero e non ha acidità; pertanto in tutte le cotture rimane tale. La cottura viene fatta in bianco con i molluschi e infine viene aggiunto questo soutè di pomodoro vesuviano.
Poi è arrivata l’anguilla, un piatto che onestamente non avrei mai ordinato dal menù, e avrei sbagliato perché era ottima. Era accompagnata da friarelli, serviti con riduzione di aceto.
Ecco un motivo valido per affidarsi alle mani dello chef: si provano piatti che non ordineresti mai, superando i tuoi pregiudizi. L’anguilla, con tanto di pelle che va mangiata, era croccante e si scioglieva in bocca, tanto era delicata. I friarelli che notoriamente sono più amari, contrastavano con l’aceto e al tempo stesso sgrassavano l’anguilla. Bravo Daniele!
Infine i dolci, anch’essi ottimi. Io ho un debole per il millefoglie con la crema chantilly, qui proposto in una versione un po’ “smontata”. Ma il sapore era eccezionale. Da leccarsi i baffi.
Come spesa: il mio menù come si vede sopra, non aveva i prezzi, perché è quel tipo di ristorante dove pensano che in una coppia paghi l’uomo e così portano alla donna il menù senza prezzi. Ovviamente io ho sbirciato nell’altro menù e vi posso dire che il menù degustazione costa 12 € a portata. Mentre se ordinate alla carta, potete spendere 22-25 € per il polpo, dai 20 ai 26 € per i primi, 35 € per l’astice, 22-24 € per i secondi. Il crudo costa 38 € e la grigliata mista 34 €.
Da Pescatore
Piazza del Carmine, 8, Firenze
Telefono:055 219978
sito web: http://dapescatore.com/