10 Marzo 2015 • 6 commenti
Pausa pranzo al Bar Zurito
Bar e pausa pranzoDa poco tempo ho cominciato alcune lezioni allo IED in centro a Firenze, perciò mi è capitato di pranzare in diversi posti nei dintorni di piazza Duomo. La zona è di quelle più a “rischio” essendo molto turistica. Non mi spaventa pagare un po’ di più purché si mangi bene e il servizio sia decente. Purtroppo questi requisiti sono spesso messi a dura prova.
Uno dei bar che mi ha soddisfatto di più è stato il Bar Zurito in via de’ Servi. E’ un bar semplice, con poche pretese. Ma mi ha conquistato grazie alla gentilezza e disponibilità dei suoi gestori (o proprietari, non so).
La prima volta che sono entrata ho chiesto un cappuccino di soia e non solo me lo hanno fatto senza far storie, ma alla fine mi hanno detto, come per scusarsi, “quasi come uno normale!“. Poi dopo aver visto la mia condizione, mi hanno detto “signora può sedersi al tavolino“, facendomi capire che non avrei pagato un extra.
Ci sono così tornata a pranzo, e mi sono trovata bene. Ho mangiato un risotto agli asparagi non male e un piatto di verdure come contorno. In tutto con acqua e caffé ho speso meno di 10 €. Per la zona direi più che ottimo come prezzo.
Ai vari gourmet che frequentano il mio blog voglio ribadire che è un bar, non un ristorante. Detto questo, è più che consigliato. A due passi dal Duomo difficile trovare un rapporto qualità / prezzo (e gentilezza) migliore.
anche senza la mia presenza, in perfetto clima guelfi e ghibellini andate bene anche da soli con la vis polemica tipica di questa terra. ma al proposito della cortesia del servizio, ti assicuro che in questo momento mi sono abituata ai camerieri burberi di firenze. quello a cui non mi sono mai abituata è l’uso di pessime materie prime e la risposta dei ristoratori “ma noi lo facciamo con passione”. vorrei vedere se non ci mettessero nemmeno passione. senza alcun riferimento a questo bar recensito che non conosco, proprio oggi in centro in un locale (ristorante) ben arredato, ho preso una tagliata e patate arrosto. le patate cotte in olio pessimo e la tagliata fredda nella parte cruda, bruciata e amara nella parte cotta e soprattutto carne callosa e dura anche se cruda. ad onor del vero alla cassa poi al momento del conto mi hanno chiesto il prezzo intero, ho fatto presente che avevo lasciato tutto il pranzo nel piatto e dopo uno scambio di battute non mi hanno fatto pagare nulla e sono andata via. quello che non capisco è tutto il vostro orgoglio per il vostro olio e per le vostre carni va farsi benedire se servite piatti così pessimi. se io non conoscessi il sapore dell’olio toscano penserei che l’olio toscano sa di olio semi fritto e che ha superato il punto di fumo. questo tipo di ristorazione rovina la fama dei prodotti locali.
dopo. ancora affamata mi sono fermata in un altro posto dove fa consulenza fulvio pierangelini e ho mangiato un semplice piatto di spaghetti al pomodoro sciuè sciuè dietetici e buoni. costano un mare di soldi ma almeno mi sono sfamata.
“” se io non conoscessi il sapore dell’olio toscano penserei che l’olio toscano sa di olio semi fritto e che ha superato il punto di fumo. “”
Pat, ma hai fatto caso se fuori dal locale c’era una lanterna rossa ? 😀
questo fa parte del razzismo locale. no. non erano cinesi. erano toscani. fossi stata dai cinesi mi sarei lamemtata degli involtini primavera e non della tagliata con patate arrosto (non sono toscana con la carne non mangio fagioli bianchi).
La polemica fra Pat e Aledaprato infiamma!
Sai Pat che oggi sono passata dalla libreria Alzaia e ho constatato che avevi ragione? le foto che avevo pubblicato (che mi hanno girato loro) sono decisamente più invoglianti della realtà 😉
in ogni caso il posto era carino!
grazie per continuare a scrivere e leggere il mio blog. ps – qual era il ristorante dove hai mangiato ottimi spaghetti al pomodoro?
nel bar dell’hotel savoy. al momento ci sono lavori in corso di ristrutturazione ma ci sono i tavoli fuori e dentro hanno arredato un angolino vicino alla reception. il prezzo è alto per un piatto di spaghetti al pomodoro e basilico. ma almeno hanno un buon sapore. l’altro posto invece non mi sembrava una trappola per turisti. era pieno di dipendenti delle banche vicine e di famigliole che erano state in centro a fare compere. ma la cucina era cattiva uguale.