18 Marzo 2016 • 8 commenti
Prenotare gli Uffizi? attenzione!
Firenze da turistaOggi ho deciso di pubblicare un post diverso dagli altri, ma quando capitano queste cose ai turisti, mi dispiace sempre tanto. Credo che come Firenze / Italia ci facciamo davvero una brutta figura, poi non ci lamentiamo se la gente preferisce andare all’estero. Proprio in questi giorni stavo insegnando a un corso di futuri Front Office Manager, ovvero coloro che lavoreranno negli hotel a stretto contatto con i turisti, e gli mostravo le famose slide di Google dove si mostra come l’informazione che i nostri enti – musei, città, regioni – veicolano tramite i siti web, i blog e i social networks sia pari a zero, o meglio sia così scarna, contradditoria e incompleta, che i turisti si convincono che ci siano più cose da vedere e da fare in Francia, Spagna, Grecia e Turchia… (se volete “farvi del male” guardate la ricerca pubblicata qui). Ricordo anche all’ultimo TTG il brillante intervento di Annamaria Costa che confrontava la scarsità dei siti istituzionali italiani a paragone di quelli spagnoli.
Io intanto vi posto lo sfogo di questo ragazzo, Filippo, gli do la mia massima solidarietà e mi vergogno di come stanno le cose.
Prenotare l’ingresso agli Uffizi di Firenze
Detesto ammetterlo ma stavolta mi avete fregato davvero bene.
Approfittando di una gara a Firenze, decido di tornare per l’ennesima volta in visita agli Uffizi, che oltre ad essere tra i miei preferiti, come noto sono anche uno dei principali musei dello Stato.
Per evitare code prenoto online. Ovviamente digito “Uffizi” e i siti che si aprono sono www.uffizi.org e www.uffizi.it che assicurano di saltare ogni coda con indicazione della fascia oraria.
Prezzo: 24,50 € a biglietto. Ne parlo con gli amici della squadra e prenoto per 12. Un po’ caro in effetti ma trovo posto, ho fretta perché prenoto per il giorno dopo (alle 10:30) che è anche domenica. Costo complessivo 294,00 €.
Il giorno seguente ci si presenta puntuali all’ingresso e la coda che si trova è disarmante ma avendo prenotato sei convinto che si tratti di sprovveduti senza prenotazione. Chiedi indicazioni e ti spiegano che quella è invece proprio la coda di chi ha prenotato! Peraltro prima di quella coda ti dicono che devi pure farne un’altra, di fronte, perché devi anche ritirare i biglietti cartacei mostrando il voucher scaricato sul cellulare.
Circa 100 persone sono nella tua stessa situazione. Tutti con prenotazione online e tutti in coda solo per ritirare dei pezzi di carta! Naturalmente gli operatori (che devono solo distribuire biglietti già pagati) sono solo due quindi per un’operazione banale (quanto evitabile) occorrono esattamente 40′ d’attesa. Ah! Si noti che è pure fatto divieto di presentarsi prima di 15′ prima dell’orario prenotato! Quindi la coda è comunque assicurata.
Insomma finalmente alle 11:20 arrivi dal cassiere. Consegni il tuo cellulare con il voucher ed è in quel momento che timidamente indicati con due piccoli cartellini appiccicati con del nastro adesivo sul tavolo sotto il vetro che ti separa dall’annoiato cassiere vedi con sgomento i prezzi reali dei biglietti: 8 € + 4 € per la prenotazione!!!
Chiedi quindi spiegazioni e il cassiere si trasforma, con sospetto, in un difensore a spada tratta della Galleria. Ti dice che siamo in libero mercato e che i loro biglietti sono venduti (anche) da agenzie private che sono libere di praticare le tariffe che ritengono. Chiedi quindi come avresti potuto fare per avere i biglietti a quel prezzo e la risposta non è meno sorprendente: “ma basta andare sul sito ufficiale degli Uffizi!”, ovviamente. “Ma è quello che ho fatto!” rispondo, per scoprire però che non è affatto così!
Il sito ufficiale della Galleria degli Uffizi si chiama nientemeno che “www. polomuseale.firenze.it”, che quindi non ha alcun riferimento con gli Uffizi, parola che a quanto pare è utilizzata solo dalle agenzie private!
Su Google quel sito lo trovi nientemeno che nella seconda pagina dell’elenco, quindi è ben difficile che ci si capiti (e che ci si fidi!).
Fai quindi qualche ricerca e scopri che il problema è già stato denunciato da altri turisti ma senza che sia mai stata adottata alcuna soluzione, tanto più che se chiedi ai cassieri, questi anziché mostrarsi desolati di veder venduti i loro biglietti al doppio del prezzo (il doppio!) da privati, li difendono pure parlando di libera concorrenza! Ti chiedi quindi che razza di imprenditore sia il tuo Stato se si lascia soffiare da altri affari simili!
È di tutta evidenza che si tratti di un modo assai efficace per speculare sulla pelle dei turisti, che vede gli Uffizi indubbiamente conniventi se non protagonisti nell’incassare prezzi esorbitanti in cocca con presunte agenzie.
Aggiungo che prenotando online (anche sull’introvabile “sito ufficiale”), poiché l’acquirente utilizza un servizio fai-da-te, gli si dovrebbe semmai riconoscere uno sconto e non applicare il prezzo pieno con una maggiorazione (per la prevendita!) pari a metà costo del biglietto, che peraltro viene applicata a biglietto anche quando la prenotazione è una sola, per più biglietti!
Non parlerò del fatto che oramai neanche per volare nessuno stampa né fa più code per avere biglietti cartacei. Tacerò anche delle innumerevoli stanze chiuse per mancanza di personale, dell’illuminazione vecchia ed insufficiente delle opere, delle indicazioni confuse e dello stato fatiscente dei corridoi e delle sale vasariane…
Scopri quindi che il tuo Stato ti è nemico e, detto prosaicamente, ti vuole fottere, anche questa volta. Scopri che per far cassetta fa in modo che la cultura sia inaccessibile o troppo cara ai più (tanto i visitatori del 2014 sono stati quasi due milioni lo stesso…). Vedi così tutto lo squallore dell’ennesimo insulto ai valori di un passato glorioso che anziché essere diffusi vengono vilipesi e con essi i loro superlativi autori, Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Correggio, Raffaello, Tiziano…nessuno escluso. E ti senti un idiota, per la figuraccia con gli amici e perché oggi se ami la cultura e l’arte evidentemente meriti di essere trattato così.
Ma non finisce qui. Non avrò pace fino a che questa porcata non sia stata accuratamente denunciata e risolta.
Et quid volo nisi ut ardeat???
Vorrei pero’ fare una considerazione, dal momento che conosco chi ha realizzato Uffizi.org e vi posso dire che “si merita” di uscire su Google prima del sito ufficiale. Finché i siti web istituzionali sono affidati a società amiche o comunque non a professionisti del web, è inevitabile che siano fatti secondo standard non adeguati. Per essere ben posizionati oggi su Google le cose sono chiare: buoni contenuti (=utili, completi, interessanti, scritti bene, anche in inglese!) e ottimizzazione SEO. Se non si seguono questi principi, è normale che il sito non esista agli occhi del Motore di Ricerca.
Rileggendo le parole di Filippo, lui non è arrabbiato tanto per il fatto di aver strapagato il biglietto, quanto per il fatto che ha dovuto fare la coda anche se aveva acquistato il salta coda. E questo è colpa di come è gestito l’accesso: dovrebbero garantire l’ingresso rapido per chi fa la prenotazione online.
E concordo quando dice che all’estero ormai si viaggia con smartphone, codici a barre, scansioni e non con fogliolini di carta da stampare.
Abbiamo uno dei musei numero 1 al mondo e lo gestiamo come un paese del terzo mondo.
Ma che schifo!! Che tristezza….!
Brava Nelli
Hai fatto bene a ripostarlo. Che schifo eh?…. ogni santo giorno, in alta stagione soprattutto, siamo a leticare, e non hanno mica colpa i custodi, che anzi poracci ogni giorno sono il pungiball della rabbia di noi tutti, operatori e turisti, di fronte a cotanta mala-organizzazione.
A me quello che mi fa uscire di testa non è tanto il sovrapprezzo, mi fa imbestialire che NONOSTANTE tu prenoti TU FAI LA FILA UGUALEEEEEEEE. Ma no due minuti, una volta ci schiacciai 1 ora e 10 minuti all’Accademia!!
Questo mi spiaccica il cervello e il fegato ti giuro.Tu hai a trovarti tutti i giorni in questo marasma, mi capisci che arrivo a consigliare ai clienti di NON visitare uffizi e accademia…. da piangere.
Florence Card uguale eh – coda e via.
Comunque, per i tuoi lettori che vorranno visitare gli uffizi, qui sul mio blog do dei consigli di visita:
http://elisacuoreviola.blogspot.it/2016/01/gli-imperdibili-degli-uffizi.html?m=1
Bacio
Elaiza
ciao Elena, colgo l’occasione del tuo post che rilancia il giusto feedback di questa persona per dire la mia, visto che Uffizi.org è uno dei siti gestiti dal nostro team: una guida informativa e non ufficiale, come ribadito più volte in tutte le pagine del sito.
Sono assolutamente d’accordo che il sistema attuale per la vendita di biglietti agli Uffizi crei confusione e sia ingiusto, con prezzi troppo diversi fra canali ufficiali e tour operator autorizzati e l’assurdo costo maggiorato per chi prenota online.
Ancora più incredibile è che il sito ufficiale degli Uffizi sia stato pressochè oscurato da qualche mese: fino a che era online nella sua versione completa era naturalmente la prima risorsa ad essere trovata dagli utenti.
Su Uffizi.org cerchiamo di essere chiari sulle modalità di vendita dei biglietti, linkando sia al sito ufficiale – in ogni pagina-, fornendo il numero del call center, ed evidenziando vantaggi e svantaggi della prenotazione tramite i diversi canali, inclusi alcuni tour operator partner.
Credo poi che l’autore del post iniziale non abbia in realtà prenotato né partendo da uffizi.org né da uffizi.it (che lo avrebbe infatti rimandato al sito ufficiale) ma il problema, come evidenzi giustamente, è essenzialmente che il sito ufficiale sia diventato invisibile perchè ridotto ad una paginetta scarsa in italiano, in attesa che venga realizzato il nuovo, chissà quando.
e chissà come…
E pensare che l’anno scorso non ho fatto un minuto di coda per entrare al Louvre con una prenotazione on line…. Peccato per firenze… Poi non ci lamentiamo se i turisti vanno altrove…
Purtroppo anch’io ho vissuto un”esperienza simile:
non trovando molto chiaro il sito del polo museale, ho prenotato 3 biglietti saltafila x gli Uffizi x il 13/03/16 alle h. 11,00 sul sito di Musement ad € 18,00/cadauno.
Siamo arrivate al museo mezz’ora prima, trovando una fila già chilometrica e scarse informazioni.
Alla fine abbiamo fatto un’ora di fila x ritirare i biglietti (scoprendo che il prezzo è di € 8,00 + € 4.00 x la prevendita) e un’altra mezz’ora di fila per entrare.
Sia noi che gli altri numerosi turisti (italiani e stranieri) in coda col biglietto saltafila ci siamo sentiti raggirati, irritati ed infine rassegnati nel concordare che sono le solite cose all’italiana.
Anche io ho trovato subito i siti truffaldini, ma siccome frequento spesso i musei e 26/36 euro per un biglietto mi sembravano davvero troppi ho navigato ancora un po’ e ho trovato il rivenditore ufficiale. Bisogna stare attenti e guardarsi attorno.
Abito all’estero e non mi sorprende la “furbizia del contadino” tipica degli italiani.
Purtroppo siamo famosi all’estero;il problema sta nel fatto che i professionisti che se ne vanno per lavoro devono sempre dimostrare che non fanno parte della cricca prima di essere considerati affidabili…la nostra fama spesso ci precede!