12 Agosto 2013 • 6 commenti
Sono tornata: io amo la Sicilia!
IoEccomi qua. Sono rientrata ieri, ma lo ammetto, oggi faccio fatica a riprendere il ritmo, mi sento un po’ frastornata e disorientata. Non ero preparata al caldo di Firenze (anche perché ho lasciato alle mie spalle un nubifragio con i fiocchi). Com’è andata la vacanza? Bene, appena avrò un po’ di tempo farò dei post dettagliati sul blog di viaggi. Dove sono stata? ho fatto un giro a Catania e dintorni (Etna, Taormina, Siracusano) e poi una settimana alle Eolie: Lipari, Panarea, Stromboli, Salina, Vulcano, Alicudi e Filicudi.
Posso confermare che la Sicilia si conferma una Regione bellissima, con tanti punti a suo favore: l’ottimo cibo, il bel mare, i reperti archeologici, le persone disponibili e molto gentili. Purtroppo ci sono dei “ma” e dei “però” belli grossi, evidenziati dalla scelta di fare una vacanza in Agosto, in località molto affollate.
Nelle località più turistiche bisogna continuamente stare attenti a non farsi fregare, sempre in guardia! venire da Firenze, dove quotidianamente si convive con la tendenza a rapinare i turisti, ha i suoi vantaggi in questo, ma non mi ha esonerato da qualche bella fregatura (e conseguente arrabbiatura). Come ad esempio a Taormina, dove i turisti sono bersagliati sia dagli esercizi commerciali che dalle istituzioni, o a Lipari dove 1 ora di scooter ci è stata fatta pagare 20 €! (con tanto di “giochino” annesso con il benzinaio amico).
Sulla parte artistica – culturale (monumenti, ecc.) in Sicilia c’è solo da sbizzarrirsi, dal Neolitico al Barocco, passando per Greci e Romani, ma ti assale un po’ di rabbia a vedere il patrimonio che c’è – immenso – e la trascuratezza, per non dire abbandono, di molti dei suoi gioielli storici. Come nel centro di Catania, con l’anfiteatro romano sommerso da incuria e traffico.
Il mare? bellissimo sì, ma con tutta la gente, le barche, gli incivili, anche in Sicilia capitano spiagge invase da bottiglie di plastica, sudicio, avanzi di cibo e spazzatura, e acqua torbida. Un paradiso come le Eolie, Patrimonio dell’Umanità, lo vedo un po’ sofferente dall’attacco di masse di turisti, poco attente a dove buttano i loro rifiuti.
Oltre a questo, da non trascurare l’invasione di meduse che, al pari di altri posti nel Mediterraneo, ha colpito tutte le isole, rendendo faticoso e stressante il nuotare, anche vicino riva. Di chi è la colpa? c’è chi sostiene che sia a causa del surriscaldamento dell’acqua, c’è chi invece dice che è per via della scomparsa dei naturali predatori di meduse: il tonno, la tartaruga Caretta Caretta e i delfini, questi ultimi feriti da pescatori con pochi scrupoli (gli sparano perchè si nutrono dello stesse pesce che loro vorrebbero pescare). Non potevo credere alle foto dei delfini, con i fori dei proiettili! Me le hanno mostrate al centro Filicudi Wildlife Conservation.
Un aspetto che non mi ha deluso – tranne a volte nei prezzi, ma siamo assolutamente in linea con Firenze – è stato quello eno-gastronomico.
La gara per capire dove fanno la granita più buona (che mi ricorda quella sul blog per il gelato più buono); gli assaggi dei vini dell’Etna, grazie a un amico locale che mi ha portato presso cantine che lavorano sotto il Vulcano attivo più alto d’Europa; e ancora la caponata, i limoni, le melanzane, i capperi, il pane cunzato… che sapori!!! Temo che avrò molto da scrivere. Ho provato ristoranti e pasticcerie di ottimo livello.
Concluse le lamentele, mi rimane nel cuore il ricordo di un posto meraviglioso. Scusate se ne ho approfittato, per parlare di un’altra Regione qui, su Io Amo Firenze, ma sono ancora immersa nei profumi e nelle sensazioni che ho vissuto, e volevo condividerli con voi. Come le eruzioni notturne di Stromboli, vulcano che ogni 15-20 minuti sputacchia lapilli fuori dal cratere. La foto è di giorno, perchè di notte mi sarebbe servita una macchina fotografica seria, ma la “sciara lavica” è bella comunque.
Fra l’altro durante questo viaggio mi è capitato di incontrare un ragazzo che è presente nel mio libro (nel capitolo dove si parla di Pitti Uomo), nell’isola più selvaggia e remota di tutte le Eolie, ovvero Alicudi. Ho capito che era lì, da una foto postata su Facebook, e quando me lo sono ritrovato davanti, pur senza conoscerlo di persona, ci siamo riconosciuti a vicenda! E’ il colmo.
eh ma cosi’ sembra una recensione come i critici gastronomici fiorentini che a firenze e’ tutto buono pure quello che non lo e’ e basta uscire dai confini della provincia di firenze muovendosi tipo verso siena e si trovano i difetti al ragu’ di carne della concorrenza. ehm in effetti in sicilia ad agosto non si apprezza il meglio di quella terra. troppa gente a rovinare quel che c’e’ di bello. ma questo lo hai sottolineato anche tu. almeno c’e’ stato uno scambio nelle economie delle due regioni. io mi sento sempre fregata dai commercianti di firenze. comunque, sono felice che la vacanza ti abbia lasciato un bel ricordo di una isola con gente ospitale e gentile.
eh ma quando riprendi a parlare di firenze qui bisogna far qualcosa. per esempio sono stata piu’ volte al bistrot dei ferragamo. bisogna parlare piu’ di igiene nei locali pubblici.
Sai che mentre scrivevo il post pensavo la stessa cosa? mi sembrava di fare delle critiche che si possono applicare anche a Firenze.
Peccato, vero? in realtà la Sicilia mi è piaciuta davvero tanto.
sono realta’ così diverse a parte i turisti e l’unesco che non si possono fare paragoni. noi siamo isolani. non abbiamo confini. siamo in mare aperto. la toscana vive nell’epoca dei comuni. ogni paesino ha una torre arroccata, le mura a proteggersi e il campanile. è difficile da spiegare ma sono realtà molto diverse. poi sai una vacanza non permette di cogliere bene una realtà. io sono siciliana ma a firenze non faccio la turista. ci vivo e lavoro e faccio la criticona ma da persona che vive la città non da turista da una settimana che poi torna a casa. ancora devo vedere la piazza di san lorenzo in parte ripulita. vediamo se si può passeggiare ammirando la città. e poi non mi sono trasferita a firenze non dalla sicilia ma da milano. quindi, il passaggio da una città ad un’ altra più piccolina diversa. ti faccio un piccolo esempio: se a milano andavo a teatro il martedì sera a finze non posso. gli spettacoli durano solo un weekend da giovedì/venerdì a domenica. meno opportunità, meno libertà. più fatica ad organizzarsi. poi sinceramente taormina è carissima pure per noi. io anni fa ho pagato una minerale al tavolo 8 mila lire o 8 euro. non mi ricordo ma sono tornata a casa senza la paghetta che mi davano i miei. tutti spesi per una minerale.
Grazie del tuo contributo. So bene che non posso esprimere giudizi dopo solo una settimana di vacanza, infatti ci tengo sempre a dire che sono impressioni a caldo, al primo (o quasi) impatto. Mi piacerebbe approfondire… e mi fa piacere quando qualcuno che conosce bene la realtà siciliana me ne parla.
Quando ero a Catania ho incontrato un mio collega che vive lì, alternando periodi all’estero. Tutte le volte mi dice dell’odio/amore che prova per la sua terra e del contrasto che vive (pensa la differenza fra l’Inghilterra o la nuova Zelanda!), ma alla fine ammette anche che è fortemente legato alla Sicilia.
Intanto per me Taormina e’ il teatro greco. Per me Taormina sono gli spettacoli la sera. Ci sono le sezioni cinema, prosa, opera lirica e danza. Ci sono festival e i nastri d’argento. Quest’anno sono tornati i grandi ospiti internazionali e anche grandi nomi italiani a partire da Roberto Bolle.
Quindi, l’acqua costera’ pure cara. Ma e’ come guardare la pagliuzza nell’occhio di fronte alla bellezza del paesino che e’ una perla e alla grandezza degli spettacoli teatrali. Il teatro la sera e’ spettacolare di per se’. Dalle gradinate si vede l’Etna, il mare e il cielo stellato. Puoi star li’ ad ammirare il paesaggio senza sentire una parola della spettacolo.
E nel paesino ci sono solo persone. Le macchine vengono lasciate in un parcheggio collegato al paese con la funicolare o con degli autobus.
Certo non e’ un posto economico ma anche capri non e’ per tutti. I prezzi la rendono esclusiva anche se poi e’ piena di gente col pranzo a sacco. Non e’ proibitivo andare se ci si organizza.