24 Marzo 2017 • Nessun commento

Un compleanno diverso, un’alimentazione diversa

Vita da blogger

Oggi che è il compleanno del blog e sono passati 11 anni da quando ho cominciato a parlare di cibo online, dopo oltre 500 recensioni di ristoranti e non so più quante cene, pranzi, degustazioni, wine tasting… ho deciso di fare un post completamente diverso e molto contro-corrente.

Seguo da mesi e mesi le vicende delle mense delle scuole fiorentine: il Comune di Firenze ha introdotto negli asili e nelle elementari un menù molto veg-friendly, con prodotti diversi – dalla quinoa, alla cecina, passando per il pane integrale e la pappa al pomodoro – e riducendo e in taluni casi eliminando carne, prosciutto e ragù.
E questo ha scatenato una rivolta delle mamme, che accusano l’amministrazione fiorentina di aver creato un menù con piatti che ai bambini non piacciono. Quindi questi a scuola non mangiano, tornano a casa e si sfondano di comfort food all’ora della merenda. Hanno fatto fare perizie per casi di denutrizione e si danno il cambio per andare a scuola per fotografare le porzioni, accusate di essere troppo risicate. Ci sono gruppi su whatsapp e Facebook che si condividono le foto di ciò che viene mangiato o meglio non mangiato dai figli. Agli incontri con la Giachi, c’è tensione e volano parole forti.

Anche oggi sulla bacheca di un caro amico ho visto l’ennesimo sfogo di una persona che infamava questi “scellerati” del Comune, di aver proposto un menù assolutamente non kid friendly e auspica un bel marcia indietro.

Ora, io rispetto ogni pensiero, anche perché una cara amica blogger, che stimo come donna e come mamma, tempo fa mi chiamò per confrontrami su questo aspetto e per condividere il suo punto di vista (lo trovate sul suo blog).

Ma io voglio dire qualcosa.
Se ai nostri bambini insegnamo a mangiare più sano è far loro un regalo.
Se impediamo che mangino schifezze – ho letto che alcune mamme si arrabbiano perché non possono dare le meredine preconfezionate ai figli! – è voler loro bene.
Se non mangiano verdure, la cecina, la zuppa o altri piatti che appartengono alla nostra cucina tradizionale, delle nostre nonne, è colpa nostra che non li abbiamo abituati. I nostri nonni mangiavano quelle cose lì, la carne era un lusso!

E il tanto accusato pane immangiabile… Mio figlio ha 2 anni e mangia regolarmente pane integrale, visto che noi a casa abbiamo quasi abolito il pane bianco.

E’ vero. Prima di mandarlo al nido non mangiava verdure, ora mangia tutto. E come li mangia ora gli spinaci! Io stessa ho commesso inizialmente l’errore di pensare che solo la pasta – in bianco, al pomodoro, al ragù – fosse ciò che gradiva lui, senza rendermi conto che era quello che tornava più comodo a me cucinare. Certo a volte i sapori nuovi lo scoraggiano un po’, ma basta con serenità riprovare. Ho constatato che insistere non serve. Ma se io mangio certe cose, lui con curiosità mi chiede “mamma assaggiare”.

Ho letto che qualcuno sostiene che ai bambini non piacciono certi sapori (amaro, acido, salato…), come se tutti i palati fossero uguali. Il figlio di mio cugino mangiava i peperoni crudi a morsi!

Per lo stesso motivo può essere che a un bambino una cosa piaccia e a un altro no. Ma è bene anche farli provare cibi differenti.

Del resto io ricordo ancora i bambini giapponesi che sul treno da Tokyo a Hiroshima, mangiavano con gusto dal loro bento box, pesce crudo, con salsa di soia, rapa daikon e crackers alle alghe… per colazione! Bevevano tè verde, che in Giappone non è zuccherato e spesso sa di pesce. Mentre io mi mangiavo muffin e cappuccino ordinati da Starbucks.

So che noi da bambini siamo cresciuti mangiando cosciotto di pollo, panino al prosciutto e tante altre cose.
Ma quando eravamo piccoli noi non si sapevano tante cose sull’alimentazione. Forse erano anche diversi i nostri alimenti (basta vedere l’aumento di intolleranti al glutine!).
Ma oggi basta leggere per informarsi.
Non solo le dichiarazioni dell’OMS sulle carni rosse cancerogene se mangiate in quantità eccessiva.

Io da 1 anno faccio parte di un progetto sperimentale di monitoraggio dell’Ispo: 100 donne con familiarità al tumore al seno, sono seguite con esami del sangue, incontri con nutrizioniste, dottoresse, esperti di attività fisica, per monitorare come una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, con un po’ di sport, aiutino a prevenire i tumori, oltre a molte altre malattie cardiovascolari.

Se a scuola facciamo mangiare meglio i nostri bambini è per prevenirli da malattie di lungo termine.

Certo, non bisogna diventare talebani dell’alimentazione né troppo rigorosi.
Se una volta voglio mangiarmi una bistecca alla fiorentina, che mi piace, o un po’ di prosciutto crudo di qualità, ok. Ma non deve essere la regola.

Ce lo dicono tutti gli studi medici: una dieta equilibrata, con tante verdure, legumi, farine possibilmente integrali o multi cereale o macinate a pietra, un po’ di pesce se piace, e poche uova-formaggi-carni, è quel che ci vuole.



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