24 Maggio 2016 • Nessun commento
Villa di Lilliano
Ville e agriturismo in ToscanaUn po’ di tempo fa sono stata invitata a visitare una meravigliosa villa nella campagna toscana, intorno a Firenze. Unica blogger, tra quelle presenti, a scrivere in italiano, mi sono divertita a fare la turista. E’ buffo perché per anni non è mai successo, e poi negli ultimi tempi mi sta capitando spesso che mi invitino a fare questo genere di esperienze. Che siano i 10 anni di anzianità del blog? Boh!
La Villa di Lilliano, di origine medicea, si trova sopra Grassina, vicino all’Antella, non lontano dall’outlet di Ermanno Scervino, in una zona meravigliosa che non conoscevo, nonostante sia a 10 minuti da casa mia, a pochi km da Impruneta.
Siamo vicini alla più famosa Villa di Lappeggi, anch’essa medicea, dove mise mano nientemeno che il Buontalenti, che in comune con Lilliano vanta un uso a metà fra il festaiolo – cronache locali raccontano di sontuosi banchetti in occasione di visite importanti – e il ritiro dalla contigua Firenze, se non altro per motivi climatici. Già allora si cercava rifugio in collina alle calure estive.
Queste ville, circondate da splendidi giardini all’italiana, erano al contempo oasi di pace, aree dedite alla caccia, e riserve di approvigionamento di frutta, fiori, verdura, legna, materie prime necessarie alle corti medicee.
E infatti uno dei punti di forza di questa villa è il bel giardino, con tanto di fontana del 1700.
Fra statue di cani, che fanno la guardia sulle mura di cinta, e grandi vasi di limoni, si prova una certa invidia per tutti quei turisti che possono rilassarsi in questo paradiso.
Se esternamente la villa si presenta austera come spesso erano le dimore medicee, all’interno ci ha rivelato qualche tesoro, a cominciare dagli affreschi con putti e scene campestri, nelle stanze che si affacciano al giardino.
Molto intima la cappella privata di famiglia, e assolutamente meravigliosa la china room che normalmente non è aperta al pubblico, ma che la proprietaria Marina ci ha gentilmente permesso di vedere.
Come usava a fine ‘700, le pareti erano affrescate con ciò che allora era considerato esotico, poco importa che si trattasse di elefanti indiani, pagode cinesi o geishe a cavallo.
L’amore per l’Oriente era una vera e propria moda, alla quale la Villa di Lilliano non si è sottratta, seppur con alcuni elementi nostrani a contrasto, come le splendide maioliche di Montelupo Fiorentino, visibili ancora oggi sui pavimenti.
La villa appartiene da generazioni alla famiglia Malenchini, che produce l’omonimo vino: il Chianti DOCG (95% Sangiovese e 5% Merlot), il Chianti Colli Fiorentini (Sangiovese 90% e Canaiolo 10%) e il Bruzzico IGT (Cabernet Sauvignon 80% e Sangiovese 20%).
Abbiamo potuto assaggiare i vini prodotti dall’azienda Malenchini durante una degustazione. Ho apprezzato il Chianti Colli Fiorentini, che non a caso nel 2013 ha ottenuto 2 bicchieri dalla guida Gambero Rosso e due stelle dalla guida Veronelli.
Ho anche scoperto un servizio molto intelligente pensato per chi abita a Firenze e dintorni, ovvero la possibilità di ordinare una cassetta di frutta e verdura con prodotti stagionali della fattoria, oltre al vino e all’olio. La cassetta viene recapitata direttamente a casa.
Sul sito La Via dell’Orto si può vedere la composizione del momento (per esempio a inizio maggio nella cassetta si trovano baccelli, barbe rosse, asparagi…). Si parte da 17 € per una cassetta settimanale. E ci sono anche le ricette legate ai prodotti stagionali.
Se invece si preferisce recarsi di persona alla Villa, c’è un piccolo spaccio aperto al pubblico dal lunedi al venerdì (9-13, 14-17) e il sabato mattina (10-13).
Per quanto riguarda i turisti nella villa ci sono una manciata di camere, alle quali si aggiungono alcuni appartamenti in un edificio distaccato, la “Torre”, poco distante. Mi è piaciuto l’arredamento, non troppo country, né rustico, seppure lussuoso.
Tutto intorno colline, cipressi, ulivi, fiori… con aree curate, dove sostare e godersi il panorama. Lontano si intravede persino la Cupola di Brulleschi.
Bella la terrazza dove abbiamo fatto colazione, sotto la quale non manca una delle due piscine a disposizione per gli ospiti.
La villa lavora molto con i matrimoni di stranieri: la grande limonaia si presta a cene sontuose, così come il giardino è l’ideale per matrimoni romantici, all’aperto.
Con noi c’era una famosa wedding planner, Daniela Trifone, nota come The Tuscany Wedding. Mi ha molto incuriosito e mi sono ripromessa di intervistarla.
Durante la nostra visita abbiamo avuto l’occasione di incontrare anche Melanie, alias Tuscan Wedding Cake, una delle più famose wedding cake designer non solo a livello locale, ma addirittura internazionale.
Le sue torte a più piani, che sfidano ogni legge di gravità, e richiedono decine di ore di lavoro, sono molto richieste dalle sposine americane.
Il marito Paolo invece ci ha intrattenuto con una cooking lesson molto golosa.
Per info sulla Villa di Lilliano: http://www.medicivilla.com/?lang=it